Bellinzona: lo aveva querelato una sua dipendente che era stata licenziata la mattina stessa. Giovedì la richiesta di pena e la sentenza
Una versione contro l’altra nel processo indiziario apertosi oggi davanti al Tribunale penale cantonale a carico di un dirigente di una ditta di Bellinzona accusato di coazione sessuale nei confronti di una sua ex dipendente che lo aveva querelato nel febbraio 2023. Il giudice delle Assise correzionali, Siro Quadri, durante la prima giornata processuale ha interrogato l’imputato patrocinato dall’avvocato Giuseppe Gianella. Ferma la linea difensiva nel respingere l’accusa. La procuratrice pubblica Chiara Buzzi formulerà giovedì mattina, al termine della requisitoria, la richiesta di pena; le farà eco l’avvocato dell’accusatrice privata, quindi sarà il turno dell'arringa e infine si pronuncerà il giudice. Nella denuncia è riportato un unico episodio: la presunta vittima, all’epoca trentenne, ritiene di aver subito un approccio di natura sessuale il 31 dicembre 2022, al termine della giornata in cui era stata licenziata a seguito di una riorganizzazione interna. Lei ha specificato di averlo respinto, mentre l’imputato di 55 anni si è sempre professato innocente, sia durante l’inchiesta sia in aula durante il dibattimento.