Bellinzonese

Interventi per proteggere la strada del Lucomagno

Nel Comune di Blenio il Cantone prevede la cura del bosco, la posa di opere contro le valanghe e nuovi giovani alberi. Investimento di oltre 14 milioni

7 giugno 2024
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Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio riguardante un importante progetto selvicolturale e di premunizione volto a proteggere la strada del passo del Lucomagno nel Comune di Blenio (sezione di Olivone). Gli interventi si svilupperanno sull’arco di 15 anni per le premunizioni e sull’arco di 10 anni per gli interventi selvicolturali, con un investimento totale di 14,16 milioni di franchi. "I lavori, promossi dal Comune di Blenio in stretta collaborazione con la Sezione forestale, saranno finanziati dal Cantone e dalla Confederazione nella misura dell’80% – si legge in un comunicato –, mentre i costi restanti rimarranno a carico dell’ente esecutore (20%) il quale potrà beneficiare della parziale copertura dovuta al ricavato della vendita del legname (circa 2%) e di un contributo cantonale (strade cantonali) del 15% quale beneficiario degli interventi".

‘Migliorare la sicurezza’

Concretamente sono previste "la cura di 145 ettari di bosco di protezione, composto da specie di resinose miste (Abete rosso, Larice, Pino montano e Pino cembro), la posa di opere temporanee in legno per la premunizione contro le valanghe e la piantagione di giovani alberi su una superficie di oltre 25 ettari, allo scopo di migliorare la sicurezza della strada del passo del Lucomagno nel periodo invernale e preventivamente intervenire contro fenomeni pericolosi quali scoscendimenti e caduta sassi". La tratta di strada "minacciata da pericoli naturali si estende infatti su una lunghezza di 12,4 km dei quali 3,4 km sono esposti al pericolo di valanghe molto frequenti (periodo di ritorno di 2 anni)".

Il progetto interessa un’area inserita nell’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti di importanza nazionale. Di conseguenza "le strutture di premunizione saranno realizzate in legno e avranno un carattere temporaneo, con una durata di vita stimata in circa 40 anni. In questo lasso di tempo, le strutture di protezione proteggeranno le giovani piante dai movimenti del manto nevoso, favorendo così una più rapida ricostituzione del bosco, il quale assumerà in futuro e a lungo termine una funzione di protezione della strada dai pericoli naturali".