Locarnese

Losone vuole rafforzare i propri boschi di protezione

Il Consiglio comunale discuterà prossimamente della partecipazione al progetto per la cura di 170 ettari di bosco tra Corona dei Pinci e Alpe Zota

13 settembre 2024
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Con oltre la metà del proprio territorio ricoperto da boschi, il Ticino è il cantone con la più alta densità di foreste della Svizzera. L’Ufficio di statistica ha, infatti, misurato che nel 2018 le superfici boschive occupavano il 52% della superficie cantonale. Anche a Losone i boschi coprono una vasta fetta del territorio comunale, in particolare lungo i pendii delle colline e dei monti che si innalzano alle spalle dell’abitato. Circa il 95% di questi boschi riveste una funzione d’interesse pubblico. “La maggior parte delle superfici boschive di Losone sono boschi di protezione – ha spiegato Nathalie Ghiggi Imperatori, capodicastero protezione dell'ambiente e acqua potabile del Comune di Losone –. Questi boschi proteggono abitati e vie di comunicazione da colate di fango e rocce e dagli alluvionamenti. Alcuni comparti dell’area boschiva si trovano in uno stato precario e necessitano di interventi di cura per garantire nel tempo la loro funzione protettiva”.

Il la all'operazione dal Patriziato

Per perseguire tale scopo, nel 2023 il Patriziato di Losone, in collaborazione con l'Ufficio forestale di circondario, ha elaborato un progetto integrale forestale per la cura dei boschi di protezione tra Corona dei Pinci e Alpe Zota, che definisce le necessità di intervento su un'area situata all’interno di un perimetro di progetto di circa 168 ettari. Per garantire un’esecuzione razionale dei lavori e permettere la futura gestione del patrimonio boschivo, il progetto prevede anche opere di miglioria alle infrastrutture forestali, in particolare la realizzazione della nuova strada forestale Corona dei Pinci-Giumella, prolungamento della strada forestale Camana-Corona dei Pinci.

“Il nuovo allacciamento consentirà un accesso più funzionale alla zona degli interventi, permettendo di effettuare gli esboschi del legname tramite teleferica forestale, invece che in elicottero, diminuendo l’inquinamento atmosferico e fonico generato dai voli”, sottolinea la municipale. La spesa totale preventivata per le opere in oggetto ammonta a 4,19 milioni di franchi ed è finanziata dal Cantone e dalla Confederazione con un sussidio globale pari a 3,2 milioni. Dagli oneri complessivi verrà dedotto il ricavato della vendita del legname. I costi rimanenti, quantificati in circa 605'980 franchi, sono a carico del Patriziato di Losone in quanto Ente esecutore del progetto. Il Consiglio comunale dovrà esprimersi sulla partecipazione ai costi rimanenti, che il Municipio propone di suddividere al 50% tra Comune e Patriziato, ritenuto un costo complessivo massimo a carico del Comune pari a 300mila franchi.

“Il Comune ha un interesse diretto a incoraggiare e sostenere gli interventi di cura del bosco di protezione o che permettono la valorizzazione e la gestione dei boschi. In quest’ottica, da diversi anni gli oneri per le opere di interesse pubblico che riguardano i boschi sono suddivisi equamente tra Comune e Patriziato. Nell’ambito del progetto in questione, l’interesse pubblico è del resto chiaramente riconosciuto anche da Cantone e Confederazione che sussidiano con una percentuale importante gli interventi”, conclude la capodicastero.