Il coro Eco di Lumino raggiunge quest’anno i 60 anni dalla sua fondazione. Un traguardo importante che sarà sottolineato in occasione del tradizionale Concerto di Primavera previsto venerdì 7 giugno alle 20 in un angolo suggestivo di Lumino, ovvero la fontana sita sulla piazza S. Mamete. Una struttura alla quale nel 1984 il coro luminese (allora diretto dal maestro Sergio Pacciorini-Job) aveva dedicato un 33 giri dal titolo “Il canto della fontana”. Il motivo del ritorno in tale luogo è sicuramente analogo a quanto espresso allora sulla copertina del disco: “La fontana, generalmente messa lì sulla piazza principale del paese, è sempre risultata punto d’incontro per la gente del luogo. Vi si ritrovavano le donne che frettolosamente vi attingevano l’acqua e che, tornando dalle lunghe fatiche dei campi, vi si accostavano alla ricerca di un sorso rinfrescante. L’occasione era propizia per un cenno di saluto, per una breve conversazione e certamente anche per qualche pungente pettegolezzo o accesa discussione. Attorno, il rumoroso ma colorito rincorrersi dei ragazzi che giocavano. Momenti questi che sono ormai storia d’altri tempi”.
Ma anche il coro è nel frattempo cambiato. Lasciato al momento in disparte il costume folcloristico, ma non di certo rinnegati i canti popolari e con la speranza di magari riuscire a coinvolgere i giovani onde assicurare il necessario cambio generazionale è stato coraggiosamente creato nel 2014 il “Gruppo Atelier Eco di Lumino” il cui repertorio è costituito preminentemente da brani di musica leggera che spaziano dagli anni 50 fino ai giorni nostri. Gli stessi sono generalmente proposti all’interno di specifici spettacoli (ad esempio “Per tutti esiste almeno una canzone”, “Un cocktail di canzoni”, “Gente che canta”) che vogliono in un certo senso costituire anche un nuovo modo di proporre il canto di gruppo. L’evento del 7 giugno sarà quindi opportunità per sottolineare anche il 10º compleanno del gruppo (attualmente diretto dalla maestra Laura Righetti). Quella sera la fontana tornerà a riunire tutti nell’esecuzione e nell’ascolto di canti riferiti a 60 anni di una vita societaria.