Via del ferro inclusa nel progetto Interreg che si prefigge di valorizzare il patrimonio archeologico-minerario nelle Alpi centro-occidentali
È denominato ‘Memorie di ferro’ il progetto, presentato nell’ambito di Interreg ‘VI-A Italia-Svizzera’, che si prefigge di valorizzare il patrimonio archeologico-minerario nelle Alpi centro-occidentali dal Canavese al Ticino. Il progetto è stato presentato recentemente e include su territorio elvetico la Fondazione Valle Morobbia, ente preposto alla gestione e salvaguardia della Via del ferro, e l’Associazione miniera d’oro di Sessa; i partner italiani sono i Comuni piemontesi di Postua e Ailoche che ospitano le antiche miniere di ferro della Valsessera, come pure Brosso in provincia di Torino dove si trovano i resti di miniere conosciute sin dall’antichità per l’abbondanza di minerali.
L’obiettivo generale del progetto consiste, oltre a mettere in rete e scambiare esperienze fra siti archeo-minerari, nel valorizzare il patrimonio storico-culturale inerente alle attività minerarie esistenti nel passato nelle differenti zone. Su territorio italiano sono previsti anche interventi di recupero delle aree a fini turistico-culturali, oltre che di conservazione dei reperti e manufatti. Quanto alla Morobbia, il progetto se sarà accettato fungerà da base per il rilancio in chiave moderna della Via del ferro, l’itinerario storico-geologico-culturale che consente la visita degli antichi siti estrattivi e di lavorazione del ferro, attivi sicuramente dal 1400 ma probabilmente già in epoca più antica.