600 giovani coinvolti dal Concorso cantonale di dibattito

Si è svolta nei giorni scorsi nell'auditorium della Scuola cantonale di commercio a Bellinzona, alla presenza di oltre 100 persone, la finale del Concorso cantonale di dibattito, promosso e organizzato dall’associazione La gioventù dibatte. È stato l’atto conclusivo di un percorso iniziato a gennaio nelle scuole medie e medie superiori con l’annuncio dei temi. Per le scuole medie erano: “Si dovrebbero eliminare i voti di fine anno nella scuola media a favore di una valutazione descrittiva?” e “Le azioni radicali di protesta dei movimenti per il clima sono necessarie, utili e tollerabili?”. Mentre per le Scuole medie superiori: “Il politicamente corretto limita la libertà di espressione?” e “L’intelligenza artificiale è una minaccia per l’umanità”.

Al concorso hanno aderito 17 scuole e 30 docenti, che hanno coinvolto circa 600 giovani “in un esercizio fondamentale per la democrazia”, si legge nel comunicato diramato dall'associazione. Dalle selezioni nelle diverse sedi sono uscite le 54 coppie che si sono confrontate nelle due giornate di qualificazione l’11 e il 18 aprile. Alla fine si sono imposte la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona e la Scuola media di Biasca. Le giurie hanno valutato i dibattiti secondo quattro criteri: conoscenza della materia, abilità espressiva, capacità di dialogo, forza persuasiva. In questo compito si sono alternate 20 persone, fra le quali giornalisti, esperti di educazione, membri del Consiglio del pubblico della Corsi e di altre associazioni attive in Ticino.

Nella finale si sono affrontate le due coppie con i migliori punteggi nei due ordini scolastici. Nella categoria delle scuole medie si sono imposti Giacomo Belotti e Fiamma Bianchi di Biasca opposti ad Anna Atanes e Sabrina Büchler di Castione. Nella categoria delle scuole medie superiori, ha vinto la coppia Giorgia Bernasconi ed Ettore Forte della Scc Bellinzona, opposta a Elisa Bisig e Isabella Ron del Liceo di Locarno. Presente anche la direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport Marina Carobbio per il saluto dell’autorità cantonale.