Un controllo al Centro di Giornico ha evidenziato nel semirimorchio difetti tali da non garantire le condizioni minime di sicurezza
Un autista 44enne albanese residente in Italia è stato denunciato nei giorni scorsi per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. Una verifica eseguita dal Centro di controllo veicoli pesanti sul Tir che l'uomo guidava ha infatti evidenziato “gravi problemi di sicurezza”, scrive la Polizia cantonale in un comunicato. Inoltre l'autista è stato multato insieme alla ditta, che ha sede in Provincia di Bergamo. Stando a nostre informazioni, si tratta della stessa impresa di trasporti internazionali il cui conducente nel luglio 2016 aveva tamponato sull'A2 a Quinto alla velocità di 90 km/h un altro Tir fermo in colonna causando la morte della famiglia tedesca (genitori e due figlie) presente a bordo della vettura che si trovava dietro al primo mezzo pesante. Il conducente responsabile dello schianto, sopravvissuto, era stato assolto nel 2019 non avendolo provocato per grave disattenzione ma a causa di un colpo di sonno generato da un problema di salute (apnea ostruttiva del sonno) accertato da una perizia medica. Allora come oggi, la merce trasportata era acqua minerale.
Le recenti verifiche – scrive la Polizia cantonale – hanno fatto emergere “il peso eccessivo della merce trasportata, con un sovraccarico del 4,1%, nonché il superamento di 10 centimetri della larghezza massima consentita del semirimorchio derivante dal carico di palette di acqua minerale non assicurato correttamente”. Inoltre dal controllo approfondito della struttura del semirimorchio “sono stati riscontrati difetti tali da comprometterne la sicurezza”. In particolare “all'altezza di tutti i tre assi sono state rilevate diverse crepe e fenditure, alcune non correttamente saldate mentre altre ricoperte unicamente con del mastice per occultarle”.
Lo stato del semirimorchio “non garantiva quindi le condizioni minime di sicurezza ed è stato bloccato”, mentre il carico è stato trasbordato su un veicolo pesante sostitutivo per la continuazione del viaggio. Il semirimorchio vuoto è stato poi riportato in Italia presso la sede della ditta con l'obbligo di riparazione”. Da notare che sul suo portale informativo la ditta in questione pubblica un lungo elenco di documenti inerenti a certificazioni e a etica aziendale che dovrebbero metterla al riparo da certe irregolarità, per contro riscontrate sul camion in questione. Citiamo Carta etica e Codice etico, Politica per la sicurezza dei trasporti, Principi di qualità e di buona pratica di distribuzione. La redazione ha chiesto alla società bergamasca una presa di posizione.