Pevisto un disavanzo di 5’850 franchi. In vista un'area di svago a Pian Marmafé e un approfondimento sul prospettato acquedotto ai Monti di Daro
Il Patriziato di Daro prevede prudenzialmente per il 2024 un leggero disavanzo di 5’850 franchi: tra le uscite, la componente più importante riguarda nuovamente la manutenzione ordinaria di selve e sentieri. Il relativo messaggio è stato accolto all’unanimità dal Consiglio patriziale (presieduto da Brenno Zanetti) durante la seduta dello scorso 13 dicembre. Il presidente dell’ente Felice Zanetti ha sottolineato che dopo le uscite straordinarie sostenute quest’anno, le cifre che compongono il Preventivo 2024 tornano dunque alla consuetudine, non discostandosi dal passato. Ha inoltre aggiunto che il risultato d’esercizio è destinato a migliorare in fase di consuntivo, visto in particolare che solitamente molti patrizi versano importi superiori rispetto alla tassa base.
Per quanto riguarda possibili opere o progetti futuri, Felice Zanetti ha ricordato che il Patriziato di Daro prevede di inaugurare la prossima primavera un’area di svago liberamente fruibile a Pian Marmafè. Inaugurazione che era già prevista durante quest’anno, ma che è slittata a causa di alcune incomprensioni formali. Concretamente, saranno svolti lavori di arredo urbano, con la posa di due tavoli rustici.
Durante la seduta si è inoltre tornati a parlare del prospettato acquedotto ai Monti di Daro. Il presidente del Patriziato ha annunciato che quasi tutti i proprietari terrieri contattati hanno espresso la loro disponibilità a partecipare all’investimento. Ora il prossimo passo sarà quello di definire un preventivo di massima e di abbozzare un primo piano di finanziamento coinvolgendo altri enti potenzialmente interessati.
Non da ultimo è anche stato mostrato interesse verso il progetto di valorizzazione della sponda sinistra portato avanti dalla Fondazione Valle Morobbia con il sostegno della Città di Bellinzona. È stato sottolineato che l’interesse per il Patriziato di Daro risiede in particolare nella valorizzazione della rete di sentieri e nel recupero delle vie di accesso.