Bellinzonese

Patriziato di Daro: ‘Disavanzo, ma si tornerà alla normalità’

Il Consiglio patriziale ha accolto all'unanimità il Consuntivo 2023 che presenta una perdita di circa 9’000 franchi, dovuta però a spese straordinarie

Il 14 settembre sarà inaugurata l’area di svago a Pian Marmafè
22 marzo 2024
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Il Consuntivo 2023 del Patriziato di Daro presenta un disavanzo d’esercizio di poco più di 9’000 franchi. Disavanzo che è comunque inferiore di quanto previsto, ovvero degli oltre 21mila franchi di perdita stimati nel Preventivo. In ogni caso si tratta di un risultato negativo – il primo da molti anni – imputabile però ad alcune spese straordinarie. Più precisamente si tratta di un contributo di 10mila franchi per il rifacimento e il ripristino del manto stradale del tratto Monti di Tabiò-Monti di Daro e di una partecipazione di circa 5’000 franchi ai costi di allacciamento al nuovo elettrodotto dell’immobile patriziale Munt da Lüca. Insomma, a meno di imprevisti legati ad esempio al maltempo, «la situazione è destinata a tornare alla normalità nell’anno corrente», ha affermato il presidente Felice Zanetti durante la seduta del Consiglio patriziale dello scorso 20 marzo, presieduta da Brenno Zanetti. Consiglio patriziale che ha quindi approvato all’unanimità il conto Consuntivo 2023. Malgrado il disavanzo la situazione finanziaria del Patriziato rimane solida con fondi propri di oltre 200mila franchi e una liquidità che oltrepassa i 160mila franchi.

Durante la seduta, Felice Zanetti ha anche segnalato che negli scorsi mesi è terminata la sistemazione della selva privata situata a Pian Marmafè, dove il prossimo 14 settembre, in occasione della Giornata dei Patriziati svizzeri, sarà inaugurata la relativa area di svago liberamente fruibile. Sono stati svolti lavori di arredo urbano e sono stati posati due tavoli in legno massiccio. I costi sono stati interamente coperti da sostegni finanziari esterni. Non sono invece stati segnalati grandi passi avanti per il prospettato acquedotto ai Monti di Daro: si sta ancora valutando la fattibilità dell’operazione. È però emersa un’ipotesi di collaborazione con il Patriziato di Arbedo che andrà ora approfondita e da cui dipenderà la possibilità di procedere con l’investimento.

Durante la seduta sono anche stati ricordati i patrizi defunti: si tratta di Edio Delcò, Libero Pedrazzoli, Germana Delcò, Enrico Pedrazzoli e Flavio Pedrazzoli. Si è poi passati alla nomina dell’Ufficio presidenziale: nel 2023/24 il Consiglio patriziale sarà diretto da Manlio Rossi-Pedruzzi. Quale primo vicepresidente è stato nominato Samuele Barenco e come secondo Tiziano Laffranchi. In qualità di scrutatori sono stati riconfermati Ivo Ponzio e Gianfranco Ponzio. Confermati anche gli attuali membri della Commissione della gestione: Anita Banfi Beltraminelli, Claudio Rossi e Brenno Zanetti (supplenti Pio Delcò e Stefano Rossi).