Bellinzonese

Libri e burattini per celebrare i 140 anni di Pinocchio

Dal 14 al 16 dicembre a Casa Marta a Bellinzona si terrà una mostra dedicata al capolavoro di Carlo Collodi. In programma anche una conferenza

Saranno esposte un centinaio di copie
7 dicembre 2023
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«Volevamo celebrare anche nella Svizzera italiana i 140 anni dalla pubblicazione de ‘Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino’». Fredy Conrad, presidente di Ondemedia, può dunque dirsi soddisfatto, visto che l'associazione – attiva da un trentennio nella promozione del libro e della lettura – è riuscita a organizzare una mostra abbinata a una conferenza a Casa Marta a Bellinzona. L'evento si terrà dal 14 al 16 dicembre e sarà «aperto a tutti, compresi scolaresche ed, evidentemente, anche gli ospiti della struttura», recentemente inaugurata e dedicata a persone senzatetto.

Per quanto riguarda la mostra (visitabile dalle 14 alle 18 durante i tre giorni in questione), «saranno esposti un centinaio di copie del capolavoro di Carlo Collodi edite tra il 1950 e il 2022 da editori diversi», spiega Conrad. «Una carrellata che copre oltre settant'anni di editoria italiana, con qualche presenza di copie in tedesco, francese, spagnolo e inglese». Ai libri saranno affiancati «una trentina di burattini di Pinocchio di ogni dimensione e fattura realizzate artigianalmente in legno dall’artista chiavennasco Giuseppe Sala». Il ricavato della vendita di libri e sculture verrà destinato ai nuovi progetti culturali di Ondemedia.

Giovedì 14 dicembre alle 20 è inoltre in programma una conferenza pubblica, durante la quale dialogheranno il professore Claudio Bonvecchio (già ordinario di Filosofia delle scienze sociali all'Università degli studi dell'Insubria) e Jacopo Savoia (studente universitario bellinzonese a Pavia) con la moderazione di Laura Ferraro. «Piuttosto che una lezione su Pinocchio, volevamo condurre un dialogo in cui l’obiettivo principale è quello di ridare vita a questo personaggio, proponendo paragoni con la vita odierna», afferma Savoia. Dialogo che si incentrerà dunque sull'interpretazione e sui simboli del libro di Collodi.