Sei piattaforme sonore sono state installate lungo la pista ciclabile che da Giubiasco arriva sino alle Bolle
"Un nuovo progetto per far vivere, in modo originale e nuovo, il territorio". La Fondazione del Parco del Piano di Magadino ha infatti inaugurato sei piattaforme sonore – distribuite lungo la pista ciclabile che da Giubiasco arriva sino alle Bolle di Magadino – "nelle quali il visitatore può fermarsi per ascoltare i suoni della natura circostante e non solo", si legge in un comunicato. È così stato completato "un altro importante progetto per la valorizzazione del Parco".
Il percorso è stato elaborato dall’ingegner Lorenzo Sonognini, in collaborazione con il Dfa (Dipartimento formazione apprendimento) della Supsi: "Su ogni piattaforma sonora (interamente costruita con larice e abete ticinese), sono stati posizionati alcuni imbuti e se vi si appoggia l’orecchio si possono udire i suoni circostanti, che sono diversi da zona a zona". Piattaforme che sono inoltre munite di un tabellone esplicativo e di alcuni codici Qr che, se inquadrati con lo smartphone, permettono di "ascoltare alcuni podcast nei quali si racconta la storia del Parco del Piano di Magadino, oltre ai suoni registrati sulle piattaforme stesse".
Il progetto è dedicato in particolare (ma non solo) alle famiglie, visto che il percorso si può completare tranquillamente in bicicletta o passeggiando. "E proprio pensando alle famiglie la Fondazione ha indetto anche un concorso con il quale si invitano i bambini a scovare i suoni che si sentono nelle varie postazioni". Il volantino è reperibile sul sito parcodelpiano.ch e, prossimamente, anche nelle varie Organizzazioni turistiche regionali (Otr).
“Si tratta – sottolinea Giovanni Antognini, direttore della Fondazione del Parco del Piano di Magadino, citato nella nota – di un progetto estremamente interessante, legato al tempo libero, ma che ha pure una ragione didattica, perché si allena un senso importante come l’udito e allo stesso tempo si comprende la complessità di un ampio territorio e della sua variegata natura. Un’idea partita qualche tempo fa dal presidente e dell’intero comitato, che abbiamo concretizzato in questi ultimi mesi. C’è anche da aggiungere che in Ticino il concetto di Soundscape (paesaggio sonoro) è stato ripreso e approfondito dal Dfa della Supsi dal quale abbiamo attinto diverse competenze”.