Dopo l’incendio, BiascArena di nuovo agibile dal 29 ottobre

Tempistica ampiamente rispettata nel rifacimento parziale del tetto della BiascArena danneggiato dall’incendio del 7 settembre. Chi, in occasione dell’avvio lavori, aveva stimato circa due mesi per il ripristino strutturale e la riattivazione delle attività sul ghiaccio, sarà felice di apprendere che la pista di proprietà comunale tornerà agibile domenica 29 ottobre con un programma di eventi aperto al pubblico. Un mese e mezzo di cantiere durante il quale le ditte già impiegate quattro anni fa nel rifacimento a nuovo della copertura, «hanno dimostrato grande professionalità e impegno nel procedere speditamente per rispettare le esigenze poste in termini di utilizzo», sottolinea il municipale Joël Rossetti, capodicastero Sport e tempo libero: «In queste settimane hanno lavorato con due sciolte quotidiane di operai dalle 6 del mattino alle 10 di sera ben comprendendo la necessità di riaccogliere il prima possibile le varie società sportive e le scuole che praticano hockey e pattinaggio. Sono riuscite a farlo nonostante fossero già impegnate in altri importanti cantieri programmati e avviati. L’urgenza ha richiesto loro uno sforzo supplementare di cui bisogna dare atto con grande soddisfazione e gratitudine».

Le imprese coinvolte

Ultimato questa settimana l’intervento principale sul tetto – sostituzione e posa delle lamiere e della nuova isolazione – qualche giorno in più del previsto sta richiedendo la rimozione della fuliggine che ha intaccato molte superfici interne. Dopodiché lunedì prossimo, e per la durata di cinque giorni, comincerà la produzione del ghiaccio. Le lamiere sono state fornite e posate dalle Officine Ghidoni di Riazzino, l'isolazione dalla ditta Manz di Mezzovico e i ponteggi e la copertura provvisoria sotto cui lavorare dalla Moponta Sa pure di Riazzino. Coinvolta anche la ditta Polygon specializzata in ripristini e pulizia post sinistri, mentre la direzione lavori è stata curata dallo studio d’ingegneria Project Partners. Per l’intero intervento bisogna mettere in conto un danno infrastrutturale complessivo stimato in circa 2,5 milioni di franchi. Un conteggio a parte richiede invece il danno subito dall’impianto fotovoltaico realizzato nel 2020 dalla Società elettrica sopracenerina insieme all’Azienda elettrica ticinese. Il rogo, ricordiamo, ha sì compromesso 2’000 dei 3’600 metri quadrati di copertura, isolazione e pannelli fotovoltaici, ma non ha inciso sullo scheletro metallico portante, il quale stando alla perizia tecnica subito eseguita è risultato in ordine dal profilo statico. Ancora in corso gli accertamenti per stabilire l'origine del rogo.

Un pomeriggio per la popolazione

Domenica 29 ottobre la BiascArena sarà dunque aperta al pattinaggio libero dalle 14. Graditissima, verso le 15.30, sarà la visita di alcuni giocatori dell’Hcap – Simone Terraneo, André Heim, Rocco Pezzullo e Isacco Dotti – che s’intratterranno sul ghiaccio col pubblico. Mentre alle 17 la squadra femminile delle Girls biancoblù giocherà una partita di campionato riappropriandosi della ‘sua’ nuova casa. Seguirà un aperitivo offerto dal Comune alle ditte e alle maestranze coinvolte nei lavori. Tra club di pattinaggio e squadre di hockey sono molte le società sportive che fanno capo alla BiascArena. Sodalizi che durante l'ultimo mese e mezzo hanno dovuto cercare piste alternative dove poter svolgere allenamenti e partite. Oltre alla compagine Hcap Girls citiamo diverse formazioni giovanili biancoblù (Scuola hockey, U9, U15, portieri, come pure la U20 che si allena con la seconda lega dei Giovani discatori della Turrita), più saltuariamente la U17/U20 dell’Hockey club Chiasso. A questi si aggiunge poi un nutrito numero di squadre amatoriali (vedi Donkeys e Aare Stars) e di club vallerani fra cui i Moesa Spartans, l’Hc Cremosina di Giornico, il nuovo Hc Sharks di Biasca e l’Hc Blenio che ha sede proprio alla BiascArena. Cui si aggiungono il locale Club di pattinaggio e i corsi di hockey Skills.