La consigliera comunale Laura Codiroli (Plr) chiede lumi al Municipio sulla sicurezza dei percorsi ciclabili e pedonali nei quartieri a nord di Bellinzona
È prevista una messa in sicurezza con, in particolare, un'illuminazione adeguata per i percorsi ciclabili e pedonali tra Gorduno e Gnosca, così come tra Gnosca e Preonzo? È quanto chiede al Muncipio di Bellinzona la consigliera comunale Plr Laura Codiroli in un'interpellanza. Un atto parlamentare nel quale fa notare che nei quartieri a nord vi sono ciclopiste adatte alle passeggiate durante le ore diurne, "ma che all'imbrunire si trasformano in paurose strade buie dove l'unica alternativa per avere un po‘ di visibilità (generata dai fari delle automobili) è il transito sulla strada cantonale dove la velocità consentita – se rispettata – si aggira sugli 80 km/h".
Nel testo Codiroli premette che "in questi anni si è fatto molto per ovviare ai problemi causati dal traffico giornaliero che transita sulle nostre strade, promuovendo soluzioni alternative", come la realizzazione "di percorsi per la mobilità lenta" o il lancio di "campagne di sensibilizzazione volte alla sicurezza del centro cittadino" a favore della "convivenza fra pedoni e coloro che si spostano con biciclette e monopattini elettrici". Insomma, il Comune di Bellinzona "può sicuramente vantare una rete di piste ciclabili e pedonali di tutto rispetto". E questo anche grazie alla realizzazione "delle due passerelle situate a Carasso e Gorduno che fanno da tramite tra città e quartieri e che hanno agevolato non di poco lo spostamento quotidiano dei cittadini".
Nei quartieri a nord di Bellinzona "la situazione invece è un po’ diversa". Secondo la consigliera comunale Plr "negli ultimi anni – a parte una moderazione del traffico e la chiusura parziale nella parte bassa (zona campagna) – la situazione non è cambiata di molto". A preoccupare Codiroli è in particolare la poca luce: il tratto non illuminato tra Gorduno e Gnosca "non è di certo sinonimo di sicurezza. Idem per il tratto tra Gnosca e Preonzo dove ci si trova nella stessa situazione". Un'adeguata illuminazione non andrebbe a migliorare la sicurezza solo di notte, ma anche "nel periodo primaverile e autunnale dove le ore della giornata sono più corte". Periodi dell'anno durante i quali non si invoglia dunque giovani e adulti a utilizzare questi percorsi "anche solo semplicemente per frequentare un allenamento di calcio o pallavolo oppure per rientrare al proprio domicilio dopo il lavoro".
Codiroli chiede quindi al Muncipio se prevede di mettere in sicurezza questi percorsi ciclopedonali e, se sì, quando. Domanda inoltre se è previsto "un percorso ciclabile alternativo che non sia la golena tra Gnosca e Preonzo" e se "sono previste nuove soluzioni che possano incentivare la mobilità lenta dei quartieri a nord".