Bellinzonese

Ferrovia in Ticino: ‘Quali misure contro pericoli e rumori?’

Tiziano Zanetti (Plr) con un’interrogazione chiede lumi al Consiglio di Stato in merito alle problematiche legate alla linea ferroviaria sul fondovalle

La zona residenziale di Daro nei pressi della stazione di Bellinzona non è protetta
18 settembre 2023
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Il Consiglio di Stato "non ritiene che la salvaguardia della qualità di vita nel ristretto fondovalle ticinese rappresenti un argomento da considerare e ribadire con fermezza nel richiedere il completamento del tragitto AlpTransit a sud" della galleria di base del San Gottardo? Lo chiede in un’interrogazione Tiziano Zanetti – primo firmatario, oltre a Omar Terraneo e Bixio Caprara, tutti Plr – riferendosi in particolare ai pericoli e ai rumori generati dalla ferrovia. Il granconsigliere – ricordando il deragliamento di un treno merci avvenuto lo scorso 10 agosto nel tunnel del San Gottardo che stando a un rapporto dell'Ufficio federale dei trasporti "non dovrebbe meravigliare nessuno" – nel testo fa infatti notare che i convogli "attraversano fuori terra zone residenziali densamente abitate", trasportando "anche merci pericolose". Per quanto riguarda il rumore, Zanetti sottolinea che il traffico merci (soprattutto notturno) è in "costante aumento", che la tratta Bodio-Bellinzona è "tra le più trafficate in Svizzera" e che in certi luoghi i ripari fonici "mancano in zone residenziali e sono invece presenti in campagna". Ripari fonici che inoltre "mancano completamente nelle zone delle stazioni ferroviarie che coincidono con zone abitate".

Esiste un’analisi dei rischi di incidenti per le tratte a cielo aperto?

Concretamente il granconsigliere Plr chiede al Consiglio di Stato cosa abbia intrapreso "nei confronti di Ffs e Ffs-Cargo per accertarsi della tipologia del materiale pericoloso trasportato", se "esiste una pianificazione e una prospettiva temporale per il rinnovo del materiale rotabile" e se sia disponibile un’analisi dei rischi relativi agli incidenti lungo le tratte a cielo aperto, "in particolare nelle zone densamente abitate".

‘Vibrazioni e inquinamento fonico hanno effetti negativi sulla salute’

Zanetti nel testo cita poi l’indagine commissionata dal Municipio di Riviera e affidata allo studio d’ingegneria Bonalumi Ferrari Partner Sa, dalla quale è emerso che tra Osogna e Cresciano l’inquinamento fonico e le vibrazioni generati dalla ferrovia superano i limiti normativi. Chiede quindi al governo se condivida la presa di posizione dello studio d’ingegneria secondo la quale "il rumore generato dal transito dei treni può provocare degli effetti negativi sul sonno e sulla salute di una buona parte della popolazione che risiede nelle vicinanze della ferrovia". Il granconsigliere Plr domanda poi se "l’impatto relativo a rumori e vibrazioni misurato nel quartiere di Osogna si riproduce anche nel resto della tratta a cielo aperto" a sud del portale AlpTransit.

‘Zone residenziali non protette nei pressi delle stazioni’

Sempre per quanto riguarda i rumori, nel testo si fa notare che in prossimità delle stazioni (come ad esempio quelle di Bellinzona e Giubiasco) "esistono estese zone residenziali non protette da nessun tipo di barriere fonoassorbenti". Tenendo poi conto dell’oggettivo aumento del traffico (in particolare di quello merci notturno), del fatto che in stazione spesso i treni sono in frenata oppure devono seguire un cambio di binari (generando ulteriori rumori), "il tema dell’inquinamento fonico si acuisce ulteriormente". Quindi, ad esempio, "quali misure di contenimento del rumore sono state richieste al momento del rilascio della licenza edilizia per la nuova stazione Ffs di Bellinzona?".

Asfalto fonoassorbente, ma mancanza di ripari fonici accanto ai binari?

Zanetti domanda in seguito quali strumenti siano a disposizione del governo "per poter proteggere la popolazione residente da questo accresciuto inquinamento fonico" e se "si è fatto parte attiva nei confronti degli Uffici federali competenti per valutare i possibili correttivi". Sottolinea poi che il Dipartimento del territorio "ha espresso la volontà di lottare contro l’inquinamento fonico e le immissioni foniche moleste, tant’è che ha promosso la posa di asfalto fonoassorbente sulle strade cantonali". Il granconsigliere chiede dunque se "non sarebbe coerente adoperarsi con la stessa intensità e convinzione nei confronti delle Ffs per limitare anche questa fonte di rumore". Domanda inoltre se sia vero che "le Ffs hanno preferito sussidiare la sostituzione di finestre piuttosto che posare pareti fonoassorbenti lungo la tratta ferroviaria". E se così fosse, a quanto ammontano questi contributi, rispettivamente quanto sarebbe costata la posa di pareti foniche. Infine, Zanetti chiede in generale quando e in che modo il Consiglio di Stato "ha avuto o intende avere incontri con l’Ufficio federale dei trasporti e/o con l’Ufficio federale dell’ambiente per discutere le problematiche indicate".

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