L'associazione culturale ticinese con sede a Pianezzo promuove diverse forme d'arte e scrittura. Ora pensa a un premio letterario
È da un incontro tra scrittrici, grafiche, fotografe, artiste visive e musiciste che ha origine Cosmia. Un collettivo femminile composto da sette donne riunito in un’associazione culturale ticinese con sede a Pianezzo. Il nome richiama le falene, così nominate simbolo di adattamento, sopravvivenza e trasformazione, creature notturne che si orientano con la luce lunare. L’obiettivo dell’associazione è lo sviluppo e il sostegno di tutte le arti, nella loro molteplicità di strutture e forme; la promozione di scrittrici e scrittori, artiste e artisti, in ogni ambito creativo. Proprio per questo Cosmia è anche una casa editrice indipendente che dedica attenzione e creatività all’opera. «Grazie al flusso creativo femminile, versatile, capace di accogliere e ridefinire l’identità nel tempo, e consolidare le relazioni, ci muoviamo per ricostruire il nostro mondo prendendo decisioni creative e libere, al di fuori di logiche di mercato scontate», spiega Francesca Fretti, una delle fondatrici. Ma gli uomini non devono temere: il collettivo è aperto anche ad autori e collaboratori maschili. Cosmia è nata da una presa di coscienza individuale: «Stavamo lavorando su progetti che non entravano nelle consuete logiche di mercato e riflettendo su come agire diversamente abbiamo deciso di fondare la nostra casa editrice e l’associazione», rileva Fretti. «Siamo attive in diversi campi dell’arte e della creatività. Volevamo trovare il nostro canale e così ce lo siamo creato».
L’associazione organizza anche degli eventi, tra cui un piccolo festival letterario di quattro giorni andato in scena quest’estate a Lugano. Cosmia ha partecipato anche all’importante festival di fumetti Crack! tenutosi a Roma. Da una collaborazione con l’associazione ‘Occhio lungo’, che verrà fondata formalmente il 14 settembre, nascerà un nuovo premio letterario. «Sono la nipote dello scrittore Franco Enna Cannarozzo e vorremmo lavorare a un riconoscimento in suo onore», spiega Fretti.
Cosmia ha anche la sua rivista, si chiama ‘Spifferi’, è aperiodica, ovvero senza una scadenza fissa, e ha un tema diverso per ogni numero. Il primo è uscito lo scorso giugno ed era incentrato sul sogno. E il sogno di Cosmia qual è? Ci risponde Fretti: «Sogniamo di poter continuare a pubblicare la letteratura che ci piace e vogliamo continuare a interagire con nuovi autori. Durante il festival di letteratura che abbiamo organizzato a Lugano ci siamo resi conto che c’è molta gente che scrive in Ticino e che ha voglia di essere letta. E questo scambio tra scrittori e artisti per noi è importante, per nutrirci a vicenda», spiega. La letteratura che piace al collettivo è quella originale, non scontata, «molto curata, perché siamo convinte che ogni parola conta». Una letteratura anche in grado di unire il rapporto tra ciò che è visibile e ciò che non lo è, perché in ogni storia scritta c’è un mondo che l’autore non racconta ma che il lettore immagina «noi vogliamo dare voce ai mondi immaginati da chi fa esperienza di un testo letterario». Il collettivo è giovane e ancora in evoluzione, certamente aperto a scoprire nuove proposte e a fare cose che ancora non ha sperimentato e pensato. La luna ha dunque illuminato il percorso delle falene ma le strade che decideranno di imboccare sono ancora tutte da scrivere e scoprire.