Il Municipio della capitale deciderà venerdì. Bodio la distribuisce: valutino poi i genitori. Faido attende Decs e ispettori. Le due opzioni di Lumino
Anche nel Bellinzonese e valli più Municipi prima di adottare una decisione sulla distribuzione o meno della discussa agenda scolastica agli allievi di quinta elementare hanno preferito approfondire la questione coinvolgendo gli ambienti scolastici. È il caso di Bellinzona, il cui Dicastero educazione, cultura, giovani e famiglie ha sollecitato il Collegio di direzione dell’Istituto scolastico responsabile delle sei zone che riuniscono gli allievi dei 13 quartieri. Prendendo atto della decisione negativa di Lugano, il municipale Renato Bison (Plr) preferisce al momento non commentare rinviando a una decisione che dovrebbe giungere venerdì o al più tardi all'inizio di settimana prossima.
Interessanti i casi di sindaci che lavorano nel mondo scolastico. Quello di Bodio, ad esempio, dirige la Scuola media di Acquarossa. «Su questo secondo ambito non ho la facoltà di esprimermi essendo la questione di competenza del Decs», premette Stefano Imelli (Centro). Per quanto riguarda la quinta elementare «abbiamo invece deciso di procedere con la distribuzione. Ai genitori la scelta se lasciarla usare o se far capo a un’altra agenda». Poco più a nord, a Faido, una decisione non è ancora stata presa. Il sindaco Corrado Nastasi (Centro), vicedirettore della Scuola cantonale di commercio, spiega che «si è cominciato a discuterne, ma potremo esprimerci settimana prossima alla luce di una presa di posizione ufficiale del Decs e degli ispettori scolastici. Una soluzione di compromesso, che a titolo personale ritengo forse percorribile, è quella di chiedere ai genitori chi la vuole e chi no; in questo secondo caso potremmo fornirne un’altra».
Il Municipio di Lumino non ne ha ancora parlato: il sindaco Nicolò Parente (Centro, capodicastero Educazione e di professione collaboratore ai piani alti del Dipartimento sanità e socialità che ha partecipato all’elaborazione dell’Agenda scolastica) spiega comunque di aver tematizzato mercoledì la questione col direttore dell'Istituto scolastico «chiedendogli una valutazione e se avesse ricevuto riscontri, richieste o considerazioni da parte di allievi, genitori e docenti. Non sembra essere il caso. Gli ho proattivamente detto che eventuali alternative, a mio avviso, possono essere la distribuzione agli allievi di quinta che desiderano ricevere l'agenda oppure, per permettere ai genitori di effettuare la valutazione in base alle loro sensibilità che rispetto, la consegna dell'agenda ai genitori stessi i quali decideranno se e come metterla a disposizione dei figli. Il direttore mi ha detto che condivide questi ragionamenti».