Bellinzona: la Stan non si oppone alla proposta municipale (‘non ci siamo accorti della pubblicazione estiva’) ma la critica fermamente
Si allunga l'elenco delle opinioni critiche verso il progetto fatto elaborare dal Municipio di Bellinzona all'architetto luganese Luca Pessina per una sistemazione di qualità dell'ex piazzetta Mercato dietro Palazzo Civico, utilizzata come parcheggio pubblico e dotata di toilette a ridosso delle mura medievali. Sistemazione, ricordiamo, che con un investimento di circa 2,3 milioni mira a migliorare il decoro generale sul medio termine, per almeno 15 anni, in attesa di avviare una valutazione sul lungo termine anche in base alla pianificazione vigente che sin dal 2011 consente l'edificazione in quel perimetro di uno stabile/hotel alto fino a 20 metri, dotato di un'autorimessa sotterranea e di una superficie pubblica aperta al pianterreno. Nel breve termine tutto ciò implicherebbe la demolizione dello stabile ex Gaggini di proprietà comunale. Edificio in disuso da svariati decenni e malconcio. Ma che l'architetto Sergio Cattaneo, come riferito dal nostro giornale il 23 luglio, tramite un'opposizione alla domanda di costruzione chiede di mantenere nell'ottica di un suo recupero e valorizzazione nell'ambito del tessuto medievale protetto del Centro storico.
La situazione oggi e (vedi articolo) quella permessa dal Piano regolatore
Sulla stessa lunghezza d’onda si pone oggi Benedetto Antonini, vicepresidente della Società ticinese per l’arte e la natura (Stan), sempre molto vigile sui progetti che vanno a modificare – e in molti casi a eliminare – l'edificato storico. Non avendo avuto per tempo notizia della domanda di costruzione municipale, pubblicata di recente durante il periodo estivo, la Stan ha mancato l’occasione per visionarla e, considerati i contenuti, di opporvisi nei termini previsti come ha invece potuto fare l'architetto Cattaneo. «Quella piazzetta è già oggi un luogo morto, come lo è Piazza del Sole, perché negli anni 40 del secolo scorso furono demoliti gli stabili che le davano un’anima nel tessuto del centro storico», annota Antonini. Ora, aggiunge, «sarebbe irragionevole spazzar via anche il complesso ex Gaggini, che contribuisce a definire la piazzetta, per sostituirlo con una pensilina» per le biciclette e all'occorrenza per organizzarci piccoli eventi come proiezioni, conferenze, concerti o spettacoli legati al vicino Teatro Sociale.
Ti-Press
Benedetto Antonini, vicepresidente della Stan
«Non da ultimo – prosegue il vicepresidente della Stan – in generale difendiamo il principio secondo cui la sostanza costruita dev'essere riabilitata e assolutamente non demolita, evitando così anche, ma non solo, di sprecare l’energia utilizzata per la sua edificazione», indipendentemente dal periodo in cui essa è avvenuta. «Uno studio del Politecnico di Zurigo stabilisce infatti che ristrutturare o riattare richiede un terzo di energia rispetto a demolire e ricostruire ex novo. Si tratta di un tema, quello energetico, sempre più d’attualità e al quale le autorità politiche, proprio per il ruolo pubblico che rivestono, dovrebbero prestare un occhio di riguardo. Città di Bellinzona, mi auguro, inclusa».
Un'altra voce, pure in questo caso critica, si aggiunge dunque al dibattito lanciato su queste pagine in relazione alla piazzetta dentro le mura sulla quale si affaccia anche la Polizia comunale. Il progetto municipale, ricordiamo, prevede una lieve riduzione del numero di stalli per le auto (la cui larghezza, oggi insufficiente considerati i nuovi veicoli più grandi che in passato, verrebbe adeguata alle norme Vss), una nuova pavimentazione puntualmente drenante e di colore chiaro, nonché la posa di cinque platani. Il 9 luglio il consigliere comunale dei Verdi Ronald David ha pubblicato una riflessione sulla necessità di rivedere l'impostazione maggiormente in un'ottica green e di utilizzo ludico del quadrilatero. Un altro consigliere comunale, Michele Egloff dell'Unità di sinistra, sollecita invece maggiore attenzione verso i disabili.