Bellinzonese

Futuro del Nara, Acquarossa cerca partner: ‘Necessari milioni’

Il Municipio ha inviato al Cantone il Piano d’indirizzo che farà da base ai futuri investimenti partendo dal Sun Village previsto a Comprovasco

(Ti-Press)
14 aprile 2023
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In futuro il Comune di Acquarossa potrebbe non essere il solo a investire nell'aggiornamento degli impianti di risalita del Nara, di sua proprietà. Lo si evince dal messaggio municipale sul consuntivo comunale 2022. Cifre a parte (avanzo d’esercizio di 249mila franchi anziché i 28mila preventivati) a catturare l’attenzione è il capitolo dedicato al futuro turistico della stazione invernale/estiva. Il Municipio spiega che nell’allestimento del Piano d’indirizzo – ossia la pianificazione territoriale indispensabile per poter un domani passare alla fase realizzativa – sono stati coinvolti tutti gli attori possibili: da chi la stazione la gestisce (ndr: la Amici del Nara Sa), alle organizzazioni turistiche (Otr in primis), fino alle commissioni comunali. E “a tutti è parso chiaro che il futuro del Nara dipende dalla realizzazione del villaggio turistico Sun Village, unica fonte di pernottamenti che permetterà di avere una massa critica tale da giustificare gli importanti investimenti legati al riposizionamento del Nara”. E sin qui, nulla di nuovo.

‘Una Sa e raccolta di capitali’

Le novità cominciano quando l’esecutivo evidenzia che “il nostro Comune non potrà più investire somme molto importanti (e si parla di milioni) per l’auspicato rilancio: questo dovrà se del caso avvenire se un gruppo di promotori, tra i quali sicuramente anche il Comune, si costituiranno in una società anonima e sapranno raccogliere i capitali necessari per far fronte agli investimenti”. Il Comune da solo, prosegue il Municipio, potrà al massimo garantire gli investimenti (Piano regolatore) necessari alla transizione verso lo scenario futuro”, a cominciare appunto dal Piano d’indirizzo che “in marzo è stato presentato in via preliminare al Cantone e le cui risultanze verranno presentate al Consiglio comunale appena possibile”.

I fattori penalizzanti

Il Comune lancia dunque un messaggio importante verso l’esterno. Lo fa peraltro ricordando che l’ultimo inverno “non è stato purtroppo l’unico con scarsità di neve e le statistiche sui primi passaggi degli ultimi 13 anni impongono serie riflessioni sul futuro che si vuol dare al Nara”. Perciò, ma anche perché imposto dal Cantone che elargisce importanti sussidi annuali, “si deve destagionalizzare l’offerta turistica”. Da qui lo studio commissionato dal Municipio alla società comal.ch volto a identificare i possibili scenari futuri, “che non possono prescindere da alcuni fattori molto penalizzanti, vale a dire: tutte le strutture della stazione, eccetto la prima seggiovia, sono molto datate; la zona di Cancorì è situata in zona valangaria e di protezione della natura; i trend meteo lasciano intendere che le stazioni sotto i 1’500 metri di quota non hanno futuro; i trend sportivi indicano una sempre minor pratica dello sci alpino”. I risultati dello studio elaborato da comal.ch restano al momento top secret, a parte il dettaglio svelato dalla ‘Regione’ lo scorso 8 settembre, evidenziando l’ipotesi di far partire una cabinovia per il Nara direttamente dal Sun Village.


Ti-Press

‘Remare nella stessa direzione’

«Attualmente – spiega il sindaco Odis Barbara De Leoni interpellato dalla redazione – stiamo gettando le basi pianificatorie senza le quali nessuno potrebbe mai realizzare niente. L’area coinvolta in questa fase preliminare, che richiederà più anni, parte ovviamente dal Sun Village e coinvolge la montagna del Nara». Quanto all’aspetto economico, «guardando a cosa sarebbe necessario realizzare per aggiornare e riposizionare l’offerta turistica, ci siamo resi conto, anche in base allo studio di comal.ch, che il Comune da solo non riuscirebbe a finanziare l’operazione». Un esempio, chiediamo, potrebbe essere la Valbianca Sa che grazie a più finanziatori, in primis la Città di Lugano che aveva messo metà del capitale iniziale andando incontro ai Comuni di Airolo e Quinto, dal 2009 gestisce a Pesciüm la principale stazione sciistica ticinese? Oppure San Bernardino, dove la famiglia Artioli investirà anche negli impianti ma solo se tutti i Comuni moesani co-finanzieranno? «In effetti allargherei il discorso anche al di fuori della Val di Blenio», risponde il sindaco di Acquarossa: «Ricordo, per fare un solo esempio, che da anni abbiamo un ottimo partenariato col Comune di Paradiso sotto forma di facilitazioni ai domiciliati. Ma il discorso va esteso. Molto dipenderà dall’interesse che susciteranno sia il Sun Village, il quale da solo cambia le premesse, e il nostro Piano d’indirizzo ragionando su un’offerta quattro stagioni. Siamo convinti di avere ottime carte da giocare e auspico che tutti remino nella medesima direzione, senza disperdere preziose energie e risorse».

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