Avvicinamento dopo la lettera che lamentava un mancato inserimento dell’ente di primo soccorso nel nuovo ospedale previsto alla Saleggina
Croce Verde di Bellinzona scrive a Ente ospedaliero cantonale, Ente ospedaliero risponde "incontriamoci". C’è un avvicinamento fra le parti su un tema tanto caro all’associazione che si occupa del soccorso d’urgenza pre-ospedaliero. Parliamo della (finora vana) ricerca di una nuova sede, o di un terreno sul quale costruirla, visto che quella di via Rodari in città, sebbene non sia troppo vecchia, dispone di spazi viepiù stretti a fronte delle sempre maggiori necessità logistiche per ambulanze e personale. Inoltre a medio-lungo termine non sembrano emergere soluzioni fattibili per l’attesa centrale di Pronto intervento nella quale troverebbero casa anche Pompieri, Protezione civile e Azienda multiservizi.
Ora, come si ricorderà, in occasione della recente pubblicazione del bando di progettazione per il nuovo Ospedale regionale del Bellinzonese che sorgerà alla Saleggina, non era emerso nella documentazione un riferimento a un’integrazione della Croce Verde. Il direttore dell’Eoc, Glauco Martinetti, aveva anche spiegato che probabilmente le due parti hanno esigenze temporali diverse. I vertici della Croce Verde gli hanno quindi subito scritto invitandolo a non scartare a priori un’integrazione nel nuovo nosocomio, considerata in primis l’affinità operativa e la possibilità di sfruttare interessanti sinergie. Lettera che ha ottenuto una pronta risposta da parte dell’Eoc e la sua disponibilità a fissare un incontro a breve per avviare una riflessione comune, che potrebbe eventualmente venire consolidata durante la seconda fase del bando di concorso. Ossia quando gli otto migliori studi selezionati, superata la prima fase più di carattere pianificatorio, saranno incaricati di progettare il nuovo ospedale includendo anche contenuti sinergici attualmente ancora da definire.