Lo storico edificio di Bellinzona verrà dedicato alla cultura e all’aggregazione solamente dopo il 2026, quando le Officine saranno trasferite a Castione
A partire 2026, quando le Officine Ffs dovrebbero essere trasferite a Castione, la cosiddetta ‘Cattedrale’ dovrebbe diventare il fulcro delle attività culturali, aggregative ed espositive del nuovo quartiere di Bellinzona. Nell’ultimo anno ne abbiamo già avuto un assaggio, con i due concerti dell’Orchestra della Svizzera italiana (Osi). Due concerti – quello del 30 ottobre 2021 e del 10 dicembre 2022 – he hanno riscosso un enorme successo di pubblico. Sarebbe quindi pensabile organizzare nell’immediato futuro altri eventi culturali in questo edificio protetto ancora di proprietà delle Ferrovie federali? Per motivi strettamente logistici, "un evento come quello con l’Osi è fattibile una volta all’anno, non di più", afferma a ‘laRegione’ Patrick Walser, portavoce delle Ffs. Resta il fatto che in futuro la musica dovrebbe cambiare, o meglio, aumentare: la cattedrale diventerà «un luogo importante per la cultura, il dibattito e l’incontro», dove sarà possibile organizzare ad esempio «concerti, rappresentazioni teatrali o altri importanti eventi», sottolinea da noi raggiunto Mario Branda, sindaco di Bellinzona. O almeno è questo l’obiettivo, visto che gli spazi di questo edificio storico dovranno prima essere definiti esattamente da «un concorso di progettazione pubblico».
È innegabile che i due concerti dell’Osi sono stati molto apprezzati: nel 2021 hanno assistito oltre 400 persone e anche quest’anno è stato registrato il tutto esaurito. Tuttavia, per organizzare eventi di questa portata, è necessario un lavoro non indifferente: "La Cattedrale è e resta un luogo di lavoro; non è un semplice magazzino che si può sgomberare all’occorrenza", sottolinea Walser. "Preparare la location per un evento come quello dell’Osi richiede molto lavoro, sia per mettere a disposizione gli spazi sia in termini di messa in sicurezza dell’area". Siccome nella Cattedrale viene eseguita la manutenzione delle locomotive, in occasione dell’evento queste ultime "hanno dovuto essere spostate e l’intera area ha dovuto essere liberata da tutti i materiali di lavorazione". Di conseguenza anche i collaboratori che solitamente sono impiegati in questo luogo "hanno dovuto essere spostati a lavorare in un altro reparto". Insomma, "eventi come quello dell’Osi, pur se molto apprezzati dal pubblico, sono quindi da considerarsi di natura eccezionale e non possono, per i motivi sopraelencati, essere riproposti a cadenza regolare".
Gli appassionati dovranno dunque ancora pazientare prima di poter assistere con più frequenza a eventi culturali organizzati nella Cattedrale. Cattedrale i cui contenuti si sono già delineati quando è stato presentato il nuovo quartiere Officine: sin da subito è stato detto che l’edificio avrebbe rappresentato il fulcro o il cuore pulsante del futuro quartiere e che sarebbe stato dedicato in particolare a eventi culturali, espositivi e aggregativi. Anche dal sondaggio svolto fra la popolazione durante i primi mesi del 2021 era emerso il desiderio di vederci insediate attività culturali, come concerti, spettacoli, mostre, ma anche laboratori artigianali e workshop in un contesto multifunzionale e aggregativo. È tuttavia «ancora presto» per anticipare come saranno esattamente organizzati gli spazi all’interno dello stabilimento industriale, precisa Branda. Bisognerà dapprima attendere il concorso pubblico, a seguito del quale «potrebbero anche emergere nuove idee o suggestioni». In ogni caso «l’obiettivo è di proseguire sulla strada intrapresa, permettendo ancora l’organizzazione di eventi come il concerto dell’Osi». Ovviamente «non sarà un luogo dedicato specificatamente alla musica classica, ma che consentirà di proporre anche eventi di questo genere».
Il concorso di progettazione sarà indetto non appena si sarà consolidato l’iter pianificatorio: nelle prossime settimane il Municipio presenterà infatti il messaggio riguardante la variante di piano regolatore del futuro quartiere Officine. Messaggio che dovrà in seguito essere approvato dal Consiglio comunale e superare lo scoglio di eventuali ricorsi. Quando la questione pianificatoria sarà indirizzata sul binario giusto (e non sarà una questione di pochi mesi), il passo successivo sarà quello di indire un concorso internazionale di architettura per la progettazione dell’Almenda, ovvero il grande parco previsto al centro del quartiere su cui si affaccerà anche la Cattedrale. In parallelo verrà lanciato un concorso di progettazione (o di idee) per definire gli spazi interni dello storico edificio che sarà di proprietà della Città di Bellinzona.
Ricordiamo che la Cattedrale – lunga 100 metri, larga 30 e alta 20 e iscritta all’albo dei monumenti storici e protetti – è stata inaugurata più di cento anni fa, ovvero nel 1919. Da allora è sempre stata il fulcro per le lavorazioni delle locomotive. In particolare è stata utilizzata per la manutenzione di tutte le locomotive elettriche, in concomitanza con l’elettrificazione della linea del San Gottardo nel 1919. Oggi nell’edificio industriale, ritenuto uno dei più importanti del Ticino, lavorano ancora una cinquantina di persone. Persone che dal 2026 saranno, invece, impiegate nel nuovo stabilimento previsto a Castione.