Ok del Cc a una golena più animata, al taglio delle camere doppie in casa anziani e a un aiuto in giorni per i familiari curanti. Bocciato invece EcoBelli
Storicamente propenso a bocciare la stragrande maggioranza delle mozioni presentate, ieri sera il Consiglio comunale di Bellinzona, evasi alcuni messaggi, ne ha invece approvate tre delle quattro inserite all’ordine del giorno. Avanti dunque con una golena un po’ più animata nella bella stagione, con un migliore aiuto in termini di tempo pagato per i dipendenti comunali che necessitano di assentarsi per curare o assistere un familiare malato o infortunato, e infine con l’eliminazione delle poche camere doppie rimaste nelle case per anziani cittadine.
Ma partiamo dall’idea affossata. Non vedrà la luce, almeno a breve e medio termine, il progetto EcoBelli contenuto nella mozione dell’Unità di sinistra (Lisa Boscolo e Martina Malacrida Nembrini) che suggeriva l’istituzione di un apposito servizio comunale di sensibilizzazione pubblica e di pulizia contro l’abbandono dei rifiuti sul territorio. Fenomeno aumentato durante gli ultimi anni nelle zone aperte frequentate durante il tempo libero per passeggiare e svagarsi. Il Cc per una manciata di voti – 21 sì, 25 no e 2 astenuti – ha bocciato la proposta che indicava una spesa annua di circa 150mila franchi fra assunzione di un responsabile a tempo parziale e di personale da dedicare al compito. Da una parte Municipio e maggioranza della Gestione (relatore Tiziano Zanetti, Plr), secondo cui il tema è sì d’attualità ma può benissimo venir gestito dai Servizi urbani comunali con i mezzi finanziari già a disposizione; dall’altra il rapporto di minoranza Verdi/Mps/Fa (Giuseppe Sergi) secondo cui l’approccio municipale è contraddittorio laddove riconosce l’esistenza del problema ma vuole caricare di ulteriore legna verde un settore comunale senza allocare maggiori risorse finanziarie: «Che non sarebbero invero eccessive, quelle previste per EcoBelli». Su questo punto Michela Luraschi (Sinistra) in difesa della mozione ha ricordato che è stato proposto un progetto pilota (da uno a tre anni) la cui incidenza sulla gestione corrente sarebbe almeno inizialmente limitata. «Più che seminare cultura – le ha risposto il municipale Giorgio Soldini, capodicastero Ambiente – bisognerebbe seminare educazione. È quanto si sta facendo in vari ambiti. Lo sforzo c’è e i risultati si vedono. E infatti vedo poca sporcizia nel Bellinzonese». Discorso chiuso dunque, sebbene in vari punti della golena non sia raro imbattersi nel pattume lasciato dai festaioli.
Restando in golena, un passo avanti verso l’aggiunta di qualche attrattiva durante la bella stagione, come ad esempio la posa di furgoni street food e quant’altro, lo ha compiuto il plenum votando a maggioranza la mozione di Michela Pini (Plr) contestata dalla Sinistra. Al termine di un dibattito fiume i 31 favorevoli l’hanno spuntata su 19 contrari e un astenuto. Fanno però stato le indicazioni del Dipartimento del territorio secondo cui non si potranno proporre eventi con musica amplificata e illuminazione da discoteca, né feste a grande richiamo di pubblico, questo per non infastidire le comunità di pipistrelli che alloggiano sotto le volte dell’antico ponte della Torretta. Battagliero il relatore di minoranza Claudio Buletti (Unità di sinistra), che intende impugnare la decisione con un ricorso contestando la messa in pratica della mozione.
E molto a sorpresa, con due soli voti di scarto, l’ha spuntata la mozione del Movimento per il socialismo che ha ottenuto l’appoggio del Legislativo (24 sì, 22 no e 2 astenuti) affinché si eliminino tutte le camere doppie ancora presenti nelle case anziani e al centro Somen di proprietà e competenza comunale. Il Cc si è dunque distanziato dai pareri del Municipio e della maggioranza della Commissione gestione secondo cui la situazione attuale è tutto sommato confacente, oltre che di competenza cantonale. Secondo loro si tratterebbe inoltre di interventi strutturali importanti, troppo onerosi se presi a carico dalla Città qualora non fosse il Cantone a imporli e a finanziarli come prevede la legge; senza contare i prevedibili disagi causati dai cantieri, la riduzione di posti letto e l’impossibilità di ospitare coppie di coniugi nella medesima camera (a volte ci sono richieste in tal senso). In cifre, nelle strutture Pedemonte e Mesolcina tutti i posti sono già in camera singola, mentre in quella di Sementina vi sono 10 camere doppie (20 letti) e 60 singole e al Centro Somen (per degenze brevi) 18 letti in camera doppia e 14 in camera singola. In queste due ultime strutture sono dunque destinati a sparire 19 letti (10+9), riducendo di conseguenza la disponibilità complessiva. A pesare sull’opinione della stretta maggioranza, probabilmente, l’intervento in sala di Matteo Pronzini (Mps): «Durante la recente riunione della Cooperativa Costruzioni proprietaria della casa anziani Greina (ndr: destinata nel 2024 a passare in mani comunali dopo un primo anno transitorio) è chiaramente emerso che la pandemia ha evidenziato l’impossibilità, per motivi sanitari e di sicurezza, di avere ancora camere doppie». Angelica Lepori (Mps) ha inoltre sottolineato che le camere singole assicurano una migliorare vivibilità per quegli anziani davvero non più autosufficienti e che necessitano di un accudimento accresciuto da parte del personale». In un comunicato l’Mps sottolinea che la modifica "non impedirebbe che gli ospiti che lo desiderano, possano scegliere di vivere in camere doppie", sempre che vi sia lo spazio necessario per due letti una volta eseguite le modifiche. L’Mps ricorda di aver presentato in passato la stessa mozione, che fu "allora ritenuta, da tutto il Consiglio comunale, irricevibile. Una battaglia che dovrà ora continuare".
A proposito di accudimento, quarta e ultima mozione. All’unanimità il Consiglio comunale ha votato la proposta dell’Unità di sinistra, sostenuta dal Municipio, di prevedere un aiuto in più per i familiari curanti. In soldoni, nel Regolamento organico dei dipendenti comunali saranno inseriti: fino a 10 giorni lavorativi annui di congedo pagato (massimo 3 giorni per evento) per assistere un familiare o il partner in caso di malattia o infortunio attraverso la prestazione di un certificato medico (in caso di malattia o infortunio gravi tale congedo potrà essere concesso per 10 giorni consecutivi); e un congedo fino a 14 settimane annue in caso di gravi problemi di salute, o per infortunio, di un figlio minorenne.