Chiesti al Cc 50mila franchi per elaborare un piano di gestione del territorio forestale e prevedere strutture idonee per contrastare gli incendi
Progettare e programmare una serie di interventi a salvaguardia del bosco di protezione e infrastrutture per una lotta rapida ed efficace agli incendi boschivi. Questa l’utilità del piano di gestione forestale di cui intende dotarsi il Comune di Lumino. Il Municipio ha infatti licenziato un messaggio che invita il Consiglio comunale a concedere un credito di 50mila franchi per procedere con la sua elaborazione. Si tratta di un progetto complementare alla linea di manovra del Municipio per ridurre il rischio dei pericoli naturali e aumentare la sicurezza della popolazione adottata dopo i danni causati dal nubifragio dell’agosto 2021. Una strategia che lo scorso aprile ha portato all’approvazione da parte del legislativo di due messaggi (per un credito complessivo di 805mila franchi) per la progettazione delle opere di premunizione – si parla di un investimento di circa sette milioni di franchi per porre rimedio a una ventina di situazioni deficitarie che coinvolgono i riali Buseno, Carrale di Cima e Val Grande, il fianco della montagna e le immediate vicinanze – e l’aggiornamento del piano d’emergenza comunale. "Gli eventi alluvionali del 7 agosto 2021 – rimarca il Municipio nel messaggio licenziato negli scorsi giorni – hanno chiaramente mostrato il bisogno di una cura costante e programmata dei boschi. Un’attività quest’ultima, considerate le diverse abitudini odierne della popolazione rispetto a cinquant’anni fa, non più portata avanti con regolarità come in passato e meritevole dunque di una profonda riflessione". La proposta di dare avvio all’analisi risponde a due atti parlamentari: un’interrogazione del gruppo del Centro per quanto riguarda la salvaguardia e il ruolo protettivo del bosco e una mozione del Plr che chiedeva uno studio per la creazione di infrastrutture per combattere gli incendi.
Col via del legislativo partirebbe dunque un’analisi territoriale per ottenere una visione generale delle caratteristiche, delle funzioni prevalenti, delle potenzialità evolutive del patrimonio boschivo e dei progetti selvicolturali già in atto (ad esempio gestione delle neofite), allestendo poi un piano degli investimenti. Attraverso varie fasi e in collaborazione con Patriziato, Sezione forestale e Ufficio della natura e del paesaggio verrebbe poi allestito il piano di gestione forestale, che come detto sarebbe complementare ai previsti importanti interventi di premunizione. La concessione del credito di 50mila franchi (finanziato da Cantone e Confederazione nella misura del 70%) darebbe inoltre inizio allo studio (in collaborazione con i pompieri di Bellinzona) volto a definire le aree dove potranno essere installate infrastrutture adibite alla lotta contro i roghi boschivi.
Ricordiamo che nell’immediato post-disastro dell’agosto 2021 il legislativo aveva già stanziato 520mila franchi a copertura dei lavori urgenti di sgombero e messa in sicurezza subito eseguiti, e 522mila franchi per progettare e ricostruire in tempi stretti la vasca di contenimento del riale Valentra su via Rampighetta.