I figli di Pino Brioschi, il 75enne scomparso il 30 giugno da Bellinzona, lanciano un appello nella speranza di poterlo ancora ritrovare
Sono trascorsi 17 lunghi giorni dall’ultimo avvistamento di Giuseppe Brioschi, da tutti conosciuto come Pino, il pensionato di Bellinzona di cui non si hanno più notizie dal pomeriggio di giovedì 30 giugno. Uno dei figli, Mattia, spiega alla redazione che le speranze di ritrovarlo ancora in vita sono ormai ridotte al lumicino: «Una segnalazione giunta alla polizia lo indicava nel tardo pomeriggio del 30 giugno sul ponte di via Lepori tra Bellinzona e Carasso, mentre camminava in direzione di Carasso tra le 17.30 e le 18». Negli ultimi tempi lo stato di salute del 75enne non era ottimale: «Nostro papà era piuttosto confuso dopo l’emorragia cerebrale avuta lo scorso dicembre. Ma mostrava sempre voglia di vivere e una delle ultime persone incontrate, la sua ex compagna, lo aveva invitato a Marno sopra i monti di Carasso qualche giorno prima. Viste le informazioni in nostro possesso, nonché l’avvistamento ritenuto attendibile del 30 giugno, lo abbiamo collocato in quella zona. Ed è per questo motivo che ancora negli ultimi giorni le ricerche si sono concentrate in quell’area. Altro, purtroppo, non sappiamo». Pino Brioschi è nato il 10 novembre 1946, ha una carnagione chiara e la sua età apparente è di 70 anni. Di corporatura media e altezza di 163 centimetri, pesa circa 65 chili. Il viso è ovale/rotondo, ha occhi castano chiaro, porta i baffi e ha capelli ricci grigio-bianchi con calvizie sulla fronte. Indossa occhiali da vista e si esprime in italiano. Non si sa come fosse vestito al momento della scomparsa. Chiunque avesse informazioni utili al ritrovamento è pregato di contattare il comando della Polizia cantonale telefonando allo 0848 25 55 55.