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Gian-Paolo Lepori nuovo direttore delle Officine di Bellinzona

L’ingegnere di Tesserete vanta una solida esperienza nella transizione aziendale. Scrive di sé: ‘Collaborazione chiave del successo’

Gian-Paolo Lepori
12 luglio 2022
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"Sono un leader aziendale dinamico e dalla mentalità imprenditoriale, con esperienza internazionale come responsabile della strategia, della missione e della crescita operativa dell’azienda". Le Ffs hanno individuato il profilo professionale ideale per dirigere le Officine di Bellinzona nella delicata fase di transizione verso il nuovo stabilimento di Castione che entrerà in funzione nel 2026, ricorsi permettendo. Si tratta, stando a informazioni della ‘Regione’, dell’ingegnere Gian-Paolo Lepori di Tesserete. Dal prossimo 23 agosto il 53enne sostituirà Francesco Giampà che ha dimissionato questa primavera, dopo quattro anni, per affrontare nuove sfide professionali Oltralpe. Lepori verrà presentato prossimamente alle maestranze attive nello stabilimento cittadino e il suo nome figura già nell’organigramma di Daniel Moraschetti, responsabile della manutenzione del materiale rotabile nel settore Viaggiatori di Ffs.

Gli studi Oltralpe e negli Usa

Lepori vanta una solida formazione professionale e accademica, nonché importanti esperienze lavorative in Svizzera e all’estero. Nel suo profilo Linkedin spiega di essersi diplomato nel 1993 in ingegneria meccanica Sts alla Scuola d’ingegneria e architettura di Friborgo e di aver poi conseguito nel 2003 il Master in Business Administration alla University of Connecticut di Stamford. Dopo aver lavorato per la Mikron di Agno in Svizzera e negli Stati Uniti, nel 2010 è stato assunto dalla Kerr di Bioggio (materiali dentali). Quindi dal 2011 al 2018 alla Johnson & Johnson di Mezzovico si è occupato, in qualità di responsabile della produzione, d’introdurre sul mercato nuovi dispositivi medici "raggiungendo la riduzione dei tempi di produzione dei prototipi, la riduzione dei costi e l’aumento della produttività".

Ha gestito un team di 430 persone

Qui ha successivamente partecipato alla fase di cessione della produzione di J&J al gruppo Jabil, filiale di Mezzovico, "facilitando l’integrazione e l’ottimizzazione delle risorse e la formazione sulla gestione del cambiamento, il tutto gestendo un team di 430 persone", più o meno lo stesso numero previsto nel nuovo stabilimento ferroviario di Castione. Quindi dal 2019 per quattro mesi è stato responsabile della produzione di Jabil Mezzovico: nell’ambito della fase di transizione ha "permesso il raggiungimento di un alto grado di accettazione (90%) e ha accelerato il processo di acquisizione e il piano di produzione, guidando la formazione/motivazione del personale, stabilendo l’organizzazione della catena di fornitura e semplificando l’acquisizione di nuove attività, clienti e prodotti". Grazie a una pianificazione e a un’attuazione eccezionali della strategia di cut-over, è riuscito a raggiungere il 90% di operatività "in due giorni anziché cinque".

Un riorganizzatore strategico

Quindi dal gennaio 2020 in qualità di capo ingegnere di Jabel ha curato la direzione strategica per l’integrazione dei due siti di Mezzovico riorganizzando i reparti di ingegneria, definendo la struttura multi-sito e introducendo l’automazione. In questo ambito ha coordinato l’implementazione di un sistema robotizzato automatizzato e ha ricalibrato la strategia che fra le altre cose ha portato a "ridurre al minimo il fabbisogno di manodopera". Aggiunge sempre su Linkedin: "Grazie alle mie iniziative per ottimizzare le capacità del reparto e alla strategia di comunicazione, il reparto è stato riconosciuto come punto di riferimento per gli azionisti", con tanto di tasso di puntualità dei progetti quasi al 100%.

‘Consentire il successo aziendale’

Descrivendo infine la propria attitudine, sottolinea che la sua dedizione "consiste nel costruire strutture aziendali ad alte prestazioni e nel consentire il successo aziendale". Si considera "un sostenitore dell’innovazione e dell’automazione dei processi aziendali, come emerge dal mio background di reingegnerizzazione dei processi e di produzione snella ed efficiente". Sfruttando un "solido background di ingegneria meccanica, offro soluzioni tecnologiche e metodologiche per ottimizzare processi complessi". Quindi, quello che suona come un appello ai futuri collaboratori in casa Ffs: "Resto fermamente convinto che la collaborazione sia la chiave del successo aziendale. Pertanto, ogni giorno mi impegno a costruire relazioni positive con i team interdipartimentali, il senior management, i clienti e le principali parti interessate per realizzare gli obiettivi strategici aziendali". Nella procedura di selezione dei candidati, i vertici delle Ferrovie lo hanno dunque ritenuto l’uomo giusto per l’impegnativo compito che lo attende a Castione, in quello che esse stesse definiscono come il più moderno stabilimento d’Europa.

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