Il comitato EsercEventi accolto dal municipale Bison. Il coordinatore Morici: ‘Soddisfatti’. In programma non solo Notte bianca e Notte live
«È andato bene e siamo soddisfatti per l’attenzione che ci è stata riservata e per l’approccio positivo dimostrato nei nostri confronti». Lo spiega Gianni Morici, coordinatore dell’associazione EsercEventi di Bellinzona, al termine dell’incontro che il comitato ha avuto oggi col municipale di Bellinzona Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e famiglie, affiancato da Rossana Martini (capoufficio Cultura ed eventi) e Gregory Jörg (responsabile per la Città del settore Pianificazione manifestazioni). Oggetto della discussione a Palazzo Civico: l’elenco di possibili eventi che la neonata associazione sta allestendo «per animare il centro cittadino coinvolgendo bar, ristoranti e alberghi».
L’evento zero da cui tutto è nato, ricordiamo, è stato il RabaBar proposto con successo durante tre serate di Carnevale 2022 in assenza del Rabadan annullato già lo scorso autunno a causa delle restrizioni pandemiche decise dalla Confederazione e poi alla fine allentate. In agenda, nei prossimi mesi, ci sono la Night Music Live del 7 dicembre (prefestivo della festa dell’Immacolata) e andando al 2023 la Notte Bianca del 17 maggio (prefestivo dell’Ascensione) nonché verso fine giugno, in data ancora da stabilire, una replica nei locali pubblici dell’evento che in passato è entrato nei cuori musicali di migliaia di ticinesi, il Piazza Blues, che potrebbe in futuro chiamarsi Bar Blues. «Il municipale Bison e i suoi collaboratori – spiega Morici – hanno dimostrato molto interesse per quanto intendiamo organizzare. Ne siamo felici. Vogliamo fare bene le cose e per il tema sensibile della sicurezza attendiamo di vedere quando ci verrà richiesto dalla Polizia comunale. Immagino che ogni locale dovrà provvedere da sé per l’area di sua competenza».
Quanto al Rabadan 2023, conclude Morici, «anche su questo fronte siamo pronti a valutare un’altra edizione del RabaBar, ma solo qualora un’eventuale ripresa della pandemia dovesse nuovamente indurre le autorità ad annullare il Carnevale ufficiale. Insomma, ci siamo».