Su laRegione oggi: stretta sulla sicurezza degli eventi; referendum finanziario all’orizzonte; a Lugano i conti tornano; la Realpolitik di Lavrov
Dopo il pestaggio di un sedicenne avvenuto un paio di settimane fa a margine del concerto trap di Simba La Rue che si è tenuto all’Espocentro di Bellinzona, la Polizia comunale ha deciso di richiedere, a chi intende organizzare un evento con un ampio pubblico, un «potenziamento della sicurezza privata e un controllo anche nelle immediate vicinanze» della struttura che ospita l’evento.
Approvato nel settembre dell’anno scorso alle urne, il referendum finanziario obbligatorio potrebbe presto vedere la sua prima applicazione concreta: nella sessione di settimana prossima, infatti, salvo sorprese, il Gran Consiglio dovrà decidere se chiamare i cittadini al voto sul credito di 50 milioni di franchi per il risanamento fonico delle strade cantonali approvato all’unanimità in Commissione della gestione.
A Lugano, a livello finanziario, anche l’anno scorso è andata meglio del previsto. L’esercizio 2021 si è chiuso in attivo di oltre sei milioni di franchi, a fronte della previsione di perderne una ventina. Segno che la locomotiva economica del cantone continua la sua rincorsa verso il risanamento, iniziata nel lontano 2013.
Di fronte alla Realpolitik esposta dal ministro degli Esteri russo Lavrov sulle clausole di un prossimo, eventuale trattato di pace per l’Ucraina, l’Europa esita, fra difficoltà oggettive, dubbi più o meno legittimi, sbiaditi diorami ideologici e distrazioni di comodo. Il commento di Lorenzo Erroi.