Bellinzonese

Tassa rifiuti a Bellinzona, la Lega stronca il balzello

‘Il Municipio teme sanzioni dal Cantone perché non raggiungendo la copertura dei costi dimostrerebbe comprensione verso chi è in difficoltà?’

(Ti-Press)
9 maggio 2022
|

Non fa l’unanimità a Bellinzona la decisione municipale di rivedere il Regolamento comunale sui rifiuti aumentando la tassa base per l’anno corrente rispetto sia alla situazione in vigore fino al 2021 (ossia 80 franchi indistintamente per tutte le economie domestiche e 200 per le persone giuridiche) sia a quella indicata lo scorso autunno quando in occasione del Preventivo ’22 l’esecutivo aveva annunciato il raddoppio a 150 franchi per tutte le persone fisiche e preannunciato riflessioni sulle persone giuridiche. L’aumento a 150 aveva suscitato una levata di scudi in più gruppi politici, soprattutto qualora il balzello avesse colpito soltanto le economie domestiche senza alcuna distinzione. Adesso che il rincaro viene mantenuto ma attenuato di qualche decina di franchi per le famiglie più piccole e addossato anche a esercenti, commerci e ditte, il settore esercentesco – destinato a passare da 200 franchi a svariate centinaia fino a un massimo di 2’500 – ha dichiarato l’intenzione di ricorrere qualora il Consiglio comunale votasse il messaggio così come proposto dal Municipio. Lo ha detto alla ‘Regione’ il presidente di GastroBellinzona e Alto Ticino, Luca Merlo.

Gli interrogativi

Ora, a sollevare dubbi sono anche i rappresentanti leghisti in Cc, i quali in un’interpellanza ricordano le difficoltà causate dalla pandemia a talune fasce della popolazione (non alle casse comunali, dato che il Consuntivo 2021 si è chiuso con un balzo in avanti di quasi 9 milioni quando il Preventivo mostrava un disavanzo di 8). Il Municipio – chiede dunque la Lega – ritiene che sia questo il momento di aumentare la tassa rifiuti alle persone sole, alle famiglie, ai commerci e alla ristorazione? L’obiettivo della copertura integrale dei costi generati dal Servizio rifiuti non può forse essere raggiunto in un intervallo di tempo più lungo, così da consentire alle realtà elencate di riprender fiato dopo la pandemia? Il Municipio teme sanzioni dal Cantone perché non raggiungendo la copertura dei costi dimostrerebbe comprensione verso chi è in difficoltà? E ancora: sindaco e municipali perseverano nel dimostrare vicinanza e solidarietà verso i settori più in difficoltà (vedi recente discorso all’assemblea dell’Assocoiazione commercianti), salvo poi aumentargli le tasse pochi giorni dopo. "Cosa dice il Municipio di questo comportamento poco coerente col sostegno dimostrato a parole?".

Leggi anche: