L’Ente autonomo reimposta le convenzioni con i club e li sollecita affinché trattino adeguatamente quanto messo loro a disposizione
"Le società sportive sono consapevoli che la messa a disposizione gratuita delle infrastrutture comunali non è scontata. La Direzione di Bellinzona Sport ritiene che la garanzia della gratuità debba essere una condizione di base, ma questa può essere assicurata unicamente con uno sforzo da parte di tutte le parti in causa". Lo scrive l’Ente autonomo Bellinzona Sport nel bilancio 2021 sottoposto nei giorni scorsi al Consiglio comunale. Un messaggio nel quale vengono esplicitati degli auspici affinché la grande utenza, rappresentata da decine di società sportive, ne prenda atto e si comporti di conseguenza. Così facendo il vertice dell’ente vuole sottolineare il grande sforzo fatto dal Comune e chiede alle società un impegno maggiore, allo scopo di mantenere anche in futuro l’utilizzo gratuito degli impianti sportivi.
Andrea Laffranchini, direttore di Bellinzona Sport
«Il nostro appello – puntualizza Andrea Laffranchini, da due anni direttore di Bellinzona Sport – s’inserisce in un’ampia reimpostazione delle singole convenzioni siglate a suo tempo dalla Città e dai precedenti Comuni, prima dell’aggregazione, con i vari sodalizi sportivi. Convenzioni talvolta molto diverse fra loro e che perciò, volendo mirare a una parità di trattamento generale, abbiamo rivisto e aggiornato aggiungendo alcune considerazioni che riteniamo di fondamentale importanza per una corretta gestione dei rapporti con i vari attori. Un lavoro che in taluni settori è ancora in corso».
Prima di arrivare a questa fase, è utile fare un salto indietro nel tempo: «In passato – ricorda Laffranchini – l’utilizzo di alcune infrastrutture comunali era a pagamento per le società sportive. Mi riferisco, per fare un esempio, alla pista di ghiaccio. Tutt’oggi vi sono ancora dei regolamenti e dei contratti in essere, taluni anche molto datati e oggi di difficile applicazione, che stiamo rivedendo». L’uniformazione ha riguardato per esempio l’assetto dei contributi, ossia gli aiuti elargiti dal Comune alle varie società: «La revisione è sfociata in un nuovo sistema che mira alla parità di trattamento. Da una parte continua a prevedere l’elargizione di aiuti alle società sportive che organizzano eventi; dall’altra, per quanto riguarda l’ambito infrastrutturale, vengono oggi sostenute finanziariamente da Bellinzona Sport soltanto le società che non potendo utilizzare spazi comunali, di principio gratuiti, perché magari già tutti prenotati oppure occupati, devono dunque far capo ad altri proprietari privati o al Cantone. In questo caso la Città copre integralmente o parzialmente, a dipendenza dei casi, l’affitto versato ma a condizione che queste società dispongano di un movimento giovanile di una certa dimensione».
Il fatto di non considerare scontata la messa a disposizione gratuita, rimarca Laffranchini, ha a che vedere con una gestione ottimale delle risorse comunali: «Il discorso riguarda ciò che la Città di Bellinzona può fare per sostenere le attività rivolte ai giovani, e ciò che questi ultimi e i club medesimi possono fare per andare incontro al Comune. Quello che nel testo abbiamo definito come "sforzo di tutte le parti in causa" è un messaggio che invita ciascuno a fare la propria parte con responsabilità, a venirci incontro, a non considerare tutto dovuto. Un paio di esempi: i nostri servizi possono garantire un’adeguata pulizia degli spogliatoi e degli spazi riservati alle attività, ma non tutti i giorni della settimana. Costerebbe davvero troppo. In questo senso gli utenti sono invitati a un utilizzo coscienzioso e rispettoso delle infrastrutture, aiutandoci così a garantire un loro stato dignitoso», per esempio anche evitando di sporcare inutilmente e intenzionalmente. «Il messaggio per una maggiore disciplina è rivolto indistintamente a tutti i sodalizi, in particolare ai giovani utenti». Un altro esempio è quello dei frigoriferi: prima rimanevano inutilmente accesi tutto l’anno, inverno compreso, accogliendo anche bibite private, ora non più. «Si tratta di un sensibile risparmio energetico. Quindi il messaggio che abbiamo voluto lanciare, segnalando la necessità di un risparmio energetico, è anche educativo ed ecologico».
Analizzando le occupazioni delle infrastrutture durante il 2021, si nota un miglioramento rispetto al 2020 (anno Covid contrassegnato da molte limitazioni) sebbene non si sia ancora raggiunto il loro potenziale storico. Nei campi da calcio l’attività è risultata in linea con quella degli altri anni: l’occupazione serale ha raggiunto la sua massima capacità su tutti i campi del Bellinzonese, mentre rimane un margine di manovra negli orari diurni. Le due piste di ghiaccio, eccetto il periodo di chiusura imposto dal Consiglio federale, sono state sfruttate in tutto il loro potenziale. La pista di atletica è stata utilizzata da entrambe le società sportive del territorio; in più l’infrastruttura, rinnovata nel 2019, suscita interesse da parte di società sportive provenienti da fuori cantone. Quindi il centro tennistico: il Tc Bellinzona ha terminato la stagione 2020/21 con un bilancio decisamente positivo avendo incrementato il numero di soci passando da 294 a 326 e organizzato un torneo internazionale femminile con un montepremi di 60’000 dollari che ha suscitato un notevole successo. Parlando delle palestre, gli allenamenti sono tornati a svolgersi quasi nella normalità con la soddisfazione delle società sportive. A causa delle restrizioni imposte da Berna e delle condizioni meteo sfavorevoli estive, il Bagno pubblico e la piscina coperta hanno subito un forte calo delle entrate.