Il 17 e il 18 giugno si terrà la prima edizione del ‘Mòlòn Mia Festival’, organizzato nelle suggestiva corte medievale del paese da un gruppo di giovani
Due giorni di musica e spettacoli teatrali all’insegna del divertimento e della spensieratezza in una suggestiva corte medievale a Moleno. Venerdì 17 e sabato 18 giugno si terrà la prima edizione del ‘Mòlòn Mia Festival’, organizzato da un gruppo d’intraprendenti giovani della regione che mirano a far conoscere e valorizzare questo piccolo Quartiere di Bellinzona. «Dopo quasi un anno di lavoro, finalmente questo progetto sta per concretizzarsi», afferma in modo entusiasta Francesco Berta, presidente del Circolo ricreativo di Moleno che si è personalmente impegnato con un gruppo di amici per far diventare realtà questo evento.
Ma come è nata questa idea? «Durante la pandemia – spiega Berta – un gruppo di giovani ha lanciato l’idea di utilizzare la Corte de la Cà del Prevet, dove il Circolo solitamente organizza eventi, per permettere agli artisti di esibirsi, malgrado le restrizioni legate al Covid. Abbiamo così organizzato, quando è stato possibile, eventi per trenta o per cinquanta persone, a dipendenza delle regole allora in vigore. A seguito di queste esperienze molto positive, è nata l’idea di organizzare un festival durante il quale proporre spettacoli teatrali e concerti». Uno degli scopi principali del festival è proprio quello di appoggiare gli artisti locali. Ma non solo: anche i produttori locali saranno sostenuti: infatti «il cibo e le bevande proverranno principalmente dal Ticino, visto che collaboriamo con piccole attività che producono birra artigianale, vino, gazzosa, verdure a coltivazione biologica, miele, carne e latticini locali».
Anche se mancano ancora gli ultimi permessi (per i quali gli organizzatori sono «ottimisti»), vi è già un programma di massima. Venerdì alle 18 daranno inizio alle danze Daniele Bianco e Florian Vuille con lo spettacolo teatrale ‘Less Home’. «Lo stile è quello del teatro di strada: proporranno uno spettacolo divertente, durante il quale suonano e cantano vestiti in modo particolare», sottolinea Berta. Alle 19 è poi previsto un aperitivo offerto, seguito dal djset con vinili degli Spinmen che propongono musica anni 80, come italo-disco e così via. Per chi lo desidera sarà poi possibile sostare durante la notte in un’area camping appositamente allestita su un prato di proprietà del Patriziato che lo ha gentilmente messo a disposizione per l’occasione agli organizzatori. A chi si fermerà a dormire, sabato mattina sarà offerta la colazione, mentre alle 9 vi sarà la possibilità di seguire un corso di yoga nella Corte de la Cà del Prevet, «attorniata da affascinanti muri a secco, con un ippocastano e una nespola che fungono da ‘tetto’». Per pranzo sarà organizzata una risottata e nel pomeriggio sono previsti altri due spettacoli teatrali: alle 15 si esibiranno Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato (del Collettivo Minimo Giullari di Gulliver) con ‘L’usignolo’, «uno spettacolo per bambini molto divertente». Alle 17 si proseguirà con ‘Fosse anche un sogno matto’ del collettivo This Age, «un gruppo di giovani artisti che ideano e producono le loro stesse esibizioni». Anche in questo caso si tratterà di uno spettacolo comico. Si tratta insomma di un pomeriggio «adatto a tutti, in particolare rivolto alle famiglie e ai bambini». Bambini e adulti che tra uno spettacolo e l’altro saranno anche intrattenuti da vari artisti che grazie a degli stand espositivi mostreranno al pubblico il loro lavoro. Come gran finale è infine previsto alle 20 il concerto del gruppo reggae luganese Easy Sunset: «Sarà una serata molto ballabile e spensierata per concludere in bellezza».
Il programma è stato più volte ridimensionato, «da un lato per proporre un evento consono alla piccola realtà di Moleno e dall’altro per motivi finanziari», rileva Berta. Gli organizzatori (giovani del Gruppo ricreativo di Moleno, ma anche esterni) sono infatti tutti volontari e non dispongono quindi dei mezzi necessari per coprire autonomamente i costi dell’evento. Un aiuto in questo senso è già stato garantito da Infogiovani e dalla Fondazione Week End. Inoltre, «stiamo aspettando conferme di sostegno da altri enti. Ma stiamo anche cercando sponsor: aziende o privati che, ritenendo questo progetto meritevole, siano disposti a supportarci anche con una donazione minima». In ogni caso «gli aiuti che abbiamo già ricevuto ci fanno capire che vi sono persone che apprezzano quello che stiamo facendo e ciò ci sprona ad andare avanti».
‘Mòlòn mia’ in dialetto ricorda proprio l’espressione ‘non mollare’, «quello che abbiamo dovuto fare per non vedere sfumare questo progetto, malgrado il grande impegno necessario e le difficoltà riscontrate», afferma Berta. ‘Mòlòn’ è anche il nome in dialetto di Moleno. Il nome del festival significa dunque anche ‘Moleno mia’: «La speranza è che chi in occasione del festival arriverà in questo piccolo Quartiere di Bellinzona, se lo senta poi anche po’ suo, portandoselo a casa nel cuore». Lo scopo principale di questo evento è infatti «far conoscere alla popolazione Moleno e in particolare la bellissima corte medievale, caratterizzata da un’architettura rurale, che offre un palcoscenico formato da prato e sasso, già calcato con successo da diversi artisti». Informazioni aggiornate si potranno trovare sulle pagine Instagram e Facebook del Mòlòn Mia Festival.