Bellinzonese

‘Bellinzona faccia di più per diventare veramente accessibile’

Una mozione sollecita una strategia per migliorare l’accoglienza delle persone con disabilità. Proposti un referente comunale e una commissione ad hoc

(Ti-Press)
17 gennaio 2022
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Giunge tramite una mozione la richiesta al Municipio di Bellinzona di voler fare di più in materia di accessibilità, intesa da un punto di vista architettonico, ma anche a livello di comunicazione, di tempo e attenzione dedicata all’accoglienza delle persone con disabilità. Pur premettendo che l’accessibilità è migliorata, per i consiglieri comunali dell’Unità di sinistra Danilo Forini e Michela Luraschi (primi firmatari della mozione sottoscritta anche da un membro di ogni schieramento politico) rimane parziale e molte barriere sono ancora presenti. “Benché si cerchi sempre di fare il meglio possibile, dalle segnalazioni delle persone con disabilità che vivono in città ci sono ancora molti aspetti da migliorare”, si legge nel testo della mozione, nella quale vengono riportati alcuni esempi principalmente legati a questione architettoniche: l’accessibilità al Museo Villa dei Cedri, al Parco fluviale, al Parco urbano, alla Chiesa Collegiata, a eventi organizzati con permessi municipali unitamente alla pavimentazione dei centri storici, la piscina coperta e le sedi delle scuole comunali. “Eliminare le barriere e realizzare edifici, prodotti e ambienti che siano accessibili a tutti è un dovere della nostra città e anche una strategia lungimirante al fine di diventare una città attrattiva a tutti i livelli”.

Le specifiche richieste

Venendo alle richieste contenute nella mozione, i firmatari chiedono al Municipio di “elaborare un messaggio che definisca una strategia pluriennale con obiettivi generali, misure concrete e tempistiche per migliorare l’accessibilità e le modalità d’accoglienza dell’amministrazione comunale nei confronti delle persone con disabilità”. Nello specifico si domanda di “valutare lo stato attuale dell’accessibilità e definire come intervenire nei luoghi e nei servizi che presentano barriere fisiche, a livello di comunicazione (promuovendo ad esempio l’uso della lingua facile o la possibilità di comunicare con la lingua dei segni) e ostacoli nell’accoglienza al pubblico”. Si chiede anche di “sviluppare misure di promozione culturale volte al miglioramento dell’accessibilità e definire come monitorare i nuovi progetti comunali (di qualsiasi natura) affinché sia considerata anche la loro inclusività”.

Un referente comunale per l’accessibilità

All’esecutivo i firmatari suggeriscono di prevedere anche la nomina, nel contesto del medesimo messaggio, di un referente per la disabilità all’interno dell’amministrazione comunale, “valutando se proporre al Consiglio comunale un finanziamento ad hoc oppure se possibile identificare una risorsa già esistente”. Secondo gli autori della mozione, in questo modo si eviterebbe “che ogni volta le persone con disabilità debbano segnalare questi aspetti ai servizi comunali competenti o magari queste problematiche essere oggetto di interrogazioni, interpellanze e mozioni in Consiglio comunale”. Si ritiene dunque fondamentale la dotazione di un referente comunale “a cui i cittadini possono rivolgersi come interlocutore di contatto, come facilitatore, per interloquire con i servizi e le autorità comunali competenti”. Nella mozione si evidenzia che “un gruppo informale di persone con disabilità si è già costituito ed è talvolta in contatto con collaboratori e collaboratrici dell’amministrazione pubblica. Si reputa importante consolidare questa collaborazione attualmente spontanea e sporadica, allargando la partecipazione anche agli enti di riferimento che operano sul territorio”. Da ultimo, “un chiaro segnale di promozione attiva della partecipazione civile a politica delle persone con disabilità” sarebbe l’istituzione di “un gruppo di accompagnamento composto da persone con disabilità e da professionisti del settore che possa essere consultato dal referente o dal Municipio per questioni puntuali o per scambi di riflessione inerenti a questioni legate all’accessibilità”.