Bellinzonese

Bellinzona dovrebbe agevolare i dipendenti con familiari malati

Una mozione dell’Unità di sinistra chiede di esplicitare i congedi per i familiari curanti, allineandosi alle disposizioni federali e cantonali

Favorire le persone che si occupano regolarmente di un proprio caro non autosufficiente
(Ti-Press)
20 ottobre 2021
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Il Comune di Bellinzona dovrebbe garantire ai propri dipendenti con familiari con problemi di salute, anche molto gravi, “una migliore conciliabilità lavorativa”. Con una mozione, firmata da Danilo Forini e Alessandro Lucchini, l’Unità di sinistra invita il Municipio ad “adeguare le normative comunali alle nuove disposizioni emanate dalla Confederazione e da quanto previsto dal Cantone”. In particolare il testo chiede di “esplicitare il diritto a un congedo di corta durata per assistere un proprio familiare con problemi di salute e il diritto a un congedo supplementare per la malattia dei figli fino all’età di 15 anni”, così come di “esplicitare il diritto a un congedo di assistenza di 14 settimane per curare un figlio minorenne gravemente ammalato in caso di diritto alle prestazioni Ipg”. Concretamente la mozione propone di chiarire tre distinte possibilità di congedo per curare un proprio caro con bisogni di assistenza ammalato, concedendo in primo luogo “un congedo pagato, con certificato medico, per curare un familiare convivente con problemi di salute, fino ad un massimo di 3 giorni per eventi e al massimo 10 giorni all’anno”. In secondo luogo “un congedo per un figlio minore di 15 anni malato, fino ad un massimo di 5 giorni all’anno. Con certificato medico a partire dal 4° evento o per un evento di più di 3 giorni. Questo congedo si somma al primo se del caso”. Terzo: “Un congedo di lunga durata per un figlio gravemente malato nel caso di diritto a prestazione delle Indennità di perdita di guadagno”.

‘Promuovere la conciliabilità lavorativa dei familiari curanti’

L’atto parlamentare prende spunto dal fatto che il 1° gennaio e rispettivamente il 1° luglio scorsi, sono entrate in vigore due modifiche del Codice delle obbligazioni e della Legge federale sul lavoro, volute dal Consiglio federale e dalle due Camere federali “per favorire la conciliabilità lavorativa dei familiari curanti, persone cioè che si occupano regolarmente e intensamente di un proprio caro non autosufficiente, minorenne, adulto o anziano che sia”. In estrema sintesi, attualmente i datori di lavoro privati sono dunque tenuti a concedere un congedo pagato di al massimo tre giorni per evento (massimo dieci giorni all’anno) “per ‘problemi di salute’ (quindi per malattia anche non grave) di qualsiasi membro della famiglia che necessita di essere accudito”. Inoltre, devono anche accordare “un congedo di 14 settimane al massimo (entro un periodo quadro di 18 mesi) a causa di una malattia grave di un figlio” minorenne. In quest’ultimo caso è previsto un rimborso tramite le Indennità di perdita di guadagno (Ipg). Tuttavia, queste modifiche non toccano “direttamente le Amministrazioni pubbliche”. A ciò va poi aggiunto che anche a livello cantonale la Commissione parlamentare della gestione – con alcune criticità – sta apportando le necessarie modifiche alla Legge cantonale sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti (Lord). Forini e Lucchini ritengono dunque auspicabile che “la Città di Bellinzona partecipi anch’essa a promuovere la conciliabilità lavorativa dei familiari curanti e assicuri ai propri dipendenti almeno quanto richiesto a tutti gli altri datori di lavoro privati”. In realtà il Regolamento organico dei dipendenti (Rod) del Comune “accenna” già tuttora alla possibilità di concedere quanto stabilito a livello federale, “ma in maniera carente, parziale e non sufficientemente esplicita”. L’Unità d sinistra ritiene quindi che “la tutela dei familiari curanti alle dipendenze del Comune e soprattutto delle persone malate che necessitano delle cure vada assolutamente esplicitata in maniera più chiara e approfondita”.

Infine Forini e Lucchini ricordano che prossimamente il Cantone promuoverà diverse manifestazioni per sottolineare la Giornata nazionale dei familiari curanti (30 ottobre). “Un’ottima occasione per sensibilizzare anche le Amministrazioni pubbliche ad adeguarsi alle disposizioni federali recentemente inserite nei dispositivi di legge in vigore nell’economia privata”, si legge in una nota.