Bellinzonese

La filarmonica di Gorduno celebra i 100 anni con un libro

Il volume scritto da Pasquale Genasci ripercorre la storia della società tenendo conto anche dei cambiamenti politici, economici e sociali del paese

Da sinistra il maestro Michele Minotti, Pasquale Genasci e il presidente Damiano Cioldi
27 settembre 2021
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Sabato scorso, 25 settembre, un centinaio di persone (presente pure il sindaco di Bellinzona Mario Branda) hanno partecipato alla festa per i 100 anni della Società filarmonica di Gorduno. «Siamo fieri di questo traguardo e la giornata ha avuto un buon successo», afferma il presidente Damiano Cioldi. Per l’occasione è anche stato presentato il volume ‘Società Filarmonica di Gorduno: un secolo di vita’ di Pasquale Genasci: «Oltre a ripercorrere la storia della banda, nel libro scritto l’anno scorso durante la pandemia, ho anche voluto sottolineare i cambiamenti che hanno caratterizzato Gorduno in ambito politico, economico e sociale», precisa l’autore. In generale, il volume ripercorre la storia della filarmonica con fonti primarie d’archivio, di giornali ma anche con testimonianze di alcuni protagonisti.

Il paese cambia così come il repertorio

Inizialmente la filarmonica di Gorduno è stata confrontata con diverse difficoltà, ma dopo la Seconda guerra mondiale la società ha sviluppato la sua attività, partecipando con regolarità alla vita sociale e alle tradizionali feste e sagre, soprattutto religiose. Gli anni 60/70 sono poi stati caratterizzati da cambiamenti sia a livello di società, sia per quanto riguarda la filarmonica: «Gorduno è infatti passato dall’essere un villaggio agricolo a un paese di persone occupate nel settore terziario e di pendolari», rileva Genasci. «In questo periodo è così anche cambiato il repertorio della filarmonica: prima si eseguiva principalmente musica legata all’opera e marce, mentre in seguito si è iniziato a suonare anche brani di compositori contemporanei, alcuni dei quali hanno scritto musica appositamente per le bande. Un altro cambiamento importante è rappresentato dal fatto che nel 1967 nella filarmonica sono state ammesse anche le donne». Un passo che ha quindi dato la possibilità a tutta la popolazione di vivere questa realtà. Altri cambiamenti radicali sono poi avvenuti negli anni 80, in particolare «nel tipo di musica proposta e nel modo di suonare: il repertorio è stato esteso a tutti gli strumenti musicali e anche quelli secondari hanno dunque assunto un’importanza sempre maggiore».

Il giusto compromesso tra rigore musicale e svago

Rispetto al passato, quando suonare in una banda era una delle poche possibilità di svago per la popolazione locale, oggi l’offerta per quanto riguarda il tempo libero è molto cresciuta ed è quindi sempre più difficile far avvicinare i giovani a questa realtà. Ma cosa si sta facendo per invertire questa tendenza? «Per una banda di paese è importante trovare il giusto compromesso tra rigore musicale e aspetti di carattere sociale. Così facendo si riesce a invogliare i giovani a partecipare», sottolinea Genasci. Insomma, «oltre alle prove musicali si cerca di proporre anche momenti di svago, culturali e sociali. Momenti in cui il giovane è anche semplicemente contento di poter stare assieme ad altre persone. Altrimenti il rischio è quello di allontanarli da questo mondo». La ‘missione’ della filarmonica di Gorduno è quindi essenzialmente quella di formare i giovani, facendoli anche divertire, «permettendo poi ai più dotati di continuare il loro percorso in filarmoniche più prestigiose».

Il libro scritto da Genasci si può acquistare al prezzo di 18 franchi direttamente alla Società filarmonica di Gorduno. Maggiori informazioni visitando il sito www.filarmonicagorduno.ch o scrivendo a filarmonica.gorduno@gmail.com.