Bellinzona e casa anziani di Sementina: altri interrogativi sulla 59enne che incasserebbe 21'000 franchi annui in più del dovuto
Com’è possibile che l’ex responsabile delle cure della Casa anziani di Sementina, in prepensionamento dall’autunno 2020, possa beneficiare di una rendita annua di 70mila franchi anziché di 49mila? È la domanda di fondo che regge l’interpellanza (la seconda sul tema, dopo quella di giugno cui il Municipio di Bellinzona non ha risposto per motivi di privacy) depositata dal Movimento per il socialismo (Mps). I consiglieri comunali Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi chiedono d'illustrare “per quale motivo si è orchestrato uno stratagemma che ha favorito una singola dipendente nel più grande disprezzo del resto del personale comunale a cui si è, con l’inganno, sottratto il diritto al pensionamento anticipato”. Parole pesanti. Nel ricostruire la vicenda l’Mps ricorda la pubblicazione (maggio 2021) da parte dell’amministrazione cittadina della lista delle commesse pubbliche 2020 (mandati diretti) della Cpa di Sementina: dalla tabella emerge che la responsabile delle cure è stata dal 1° gennaio 2019 fino al pensionamento anticipato alle dipendenze di un’altra struttura, la Fondazione Casa anziani Giubiasco. Cui nel 2019 e 2020 la Cpa di Sementina ha versato 115'789 e 126'135 franchi in salari. Questo sebbene la responsabile delle cure sia sempre stata dal 1993 (apertura Cpa Sementina) fino al prepensionamento alle dipendenze di questa casa anziani.
Le due strutture – annota l'Mps – hanno lo stesso padrone. La Città di Bellinzona è proprietaria unica della Cpa di Sementina e, dall’aggregazione comunale del 2017, è “proprietaria di maggioranza” della Fondazione giubiaschese, contando cinque membri del Consiglio di fondazione su otto. Stesso proprietario e stessa cassa pensione: fino al 31 dicembre 2018 entrambe le strutture erano affiliate all’Istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct); dal 1° gennaio 2019 la Cpa di Sementina è passata alla Cpe Fondazione di Previdenza Energia di Zurigo, al pari di tutti i dipendenti comunali. Il cambiamento voluto dal Municipio, ribadisce l’Mps, “ha comportato per il personale enormi tagli alle prestazioni pensionistiche: tasso di conversione e, soprattutto, soppressione della rendita ponte Avs” in caso di prepensionamento. “Tali peggioramenti sono stati estremamente pesanti per il personale con più di 50 anni, come l’ex responsabile delle cure, che godevano di garanzie di pensione basate sul primato delle prestazioni”. La diretta interessata – ricostruisce l’Mps – col piano pensionistico Ipct aveva diritto, dai 58 anni, a una rendita pensionistica di 53’100 e a un supplemento sostitutivo Avs di 17'208, per un totale di 70’308 franchi annui. Viceversa, col nuovo piano pensionistico Cpe la rendita di pensione dai 58 anni corrisponde a 27’600 franchi annui; più le misure di accompagnamento pari a 21’354 franchi si arriva a un totale di 48’954 franchi. Una differenza di 21’000 franchi annui (30,4%) che la responsabile delle cure avrebbe invece incassato. Da qui la richiesta d’informazioni.