Bellinzonese

Biasca: 'Valutare l'introduzione di zone a 30 o 20 km/h'

Daniele Dell'Agnola (Plr) in un interpellanza sostiene che diversi incroci sono 'delicati'. Chiede quindi al Municipio di valutare la situazione.

Interpellato il Municipio (Ti-Press)
13 maggio 2021
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A Biasca bisognerebbe valutare l'introduzione di zone a 30 o 20 km/h in quei punti dove la situazione viaria è “delicata”. Il consigliere comunale Daniele Dell'Agnola (Plr) si riferisce in particolare agli incroci tra via Longhena e via Stradone Vecchio Nord, tra via Ressiga e via Lepori e alla via Sechign, nei pressi della Scuola Infanzia Nord. In una sua interpellanza (firmata da altri 20 colleghi di diversi gruppi politici) chiede quindi al Municipio di valutare la situazione in questi casi. Nel testo domanda inoltre se l'esecutivo “ha in previsione delle modifiche per quanto riguarda il Piano della viabilità” e “quali visioni porta il Municipio per quanto riguarda la viabilità e le zone d’incontro (aree dove la velocità massima e di 20 km/h e dove la precedenza è data ai pedoni, ndr)”.

Il consigliere comunale Plr segnala che alcuni residenti “si lamentano della velocità con la quale i veicoli sfrecciano, tra la via Stradone Vecchio Nord e la Via Longhena: su quest’ultima stradina, larga poco più di tre metri, il limite è di 50 km/h e l’incrocio tra le due strade e Via ai Chiabi è particolarmente delicato. È forse paragonabile a quello tra Via Al Ponte, Via Alla Ressiga, Via Pioda e Via Lepori, nei pressi della scuola elementare”. Vi è poi anche l'esempio di Via Sechign, nei pressi della scuola per l’infanzia, che “è regolarmente invasa da automobili parcheggiate su una carreggiata stretta, quando i bambini accedono o escono dall’istituto. La situazione non è né sostenibile, né sicura, poiché nei momenti più delicati la stradina diventa un’arteria di transito per automobili, quando potrebbe essere una via privilegiata per pedoni e biciclette, con accesso alle auto riservato ai residenti”. In generale, a Biasca ci sono cittadini “molto preoccupati dal fatto che la responsabilità e il buon senso dei conducenti lascia spazio ad una guida aggressiva, incosciente e pure divertita”. Infatti, “il rispetto reciproco, la gentilezza e la capacità di considerare l’altro sono qualità non sempre così diffuse”, si legge nell'interpellanza.  

Tuttavia, Dell'Agnola ricorda che esiste “un ampio ventaglio di possibili misure in grado di sostenere e promuovere la convivenza di tutti gli attori e utenti della strada. A mio avviso va migliorato il percorso per i pedoni e per i ciclisti, e vanno, soprattutto in una fase iniziale, coinvolti gli interessati“. Il conigliere comunale è però consapevole che “l'istituzione di zone con una demarcazione particolare, un restringimento della carreggiata (una zona 30 o una zona d’incontro) deve essere fatta dopo una perizia che ne certifichi la realtà”. Insomma, “occorre provare l‘opportunità dell’introduzione di una zona e indicare le misure possibili”. In ogni caso Dell'Agnola ritiene che a Biasca bisognerebbe “garantire una maggiore sicurezza nelle vie residenziali, senza nulla togliere all’utile lavoro di sensibilizzazione svolto dalla polizia, anche nelle scuole”.