Case anziani comunali: l’Mps critica la decisione del direttore (‘norma inesistente’) e chiede al Municipio d’intervenire
Licenziamento sospetto alla Casa anziani comunale Mesolcina di Bellinzona. Lo segnala l’Mps citando la decisione presa e motivata recentemente dal direttore Silvano Morisoli. Decisione, si legge nell’interpellanza ora inoltrata al Municipio, che a fine marzo ha suscitato la reazione del personale con una lettera inviata al direttore medesimo nella quale “esprimeva sorpresa e delusione per essere venuto a conoscenza che un loro valido collega, infermiere diplomato, con la fine del mese avrebbe concluso il rapporto di lavoro”. L’infermiere è stato infatti licenziato da Morisoli, sostiene l’Mps, poiché fratello di un altro collaboratore della casa anziani. In una lettera di risposta al personale, lo stesso Morisoli citando il Regolamento organico dei dipendenti avrebbe ricordato la norma che vieta a due fratelli di lavorare per la stessa struttura. “Cosa assolutamente non vera”, obietta l’Mps citando peraltro un passaggio della lettera nella quale il direttore scrive che “le capacità e la professionalità dell’infermiere diplomato non sono state messe in discussione dalla Direzione amministrativa, la quale nulla gli ha rimproverato”. Ricordando che nelle scorse settimane è poi apparso un annuncio di lavoro della Città di Bellinzona per l’assunzione d’infermieri presso le case per anziani, il licenziamento secondo gli interpellanti è “una vera e propria presa per i fondelli del personale e una perdita di legittimità del direttore amministrativo”. Da qui la richiesta di sapere cosa intenda fare il Municipio nei confronti di Silvano Morisoli “reo d’aver licenziato un collaboratore sulla base di una regolamentazione inesistente”.