Bellinzonese

Bellinzona: via i cassonetti dalla Piazza Collegiata

Iniziati questa mattina i lavori per la rimozione degli involucri sotterranei. Gli abitanti della zona dovranno far capo ad altre postazioni nei paraggi

22 febbraio 2021
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Alla fine in Piazza Collegiata non sorgerà alcun cassonetto interrato. È infatti iniziata questa mattina la rimozione degli involucri sotterranei a suo tempo posati, cui seguirà il ripristino della caratteristica pavimentazione in dadi di porfido sulla destra della scalinata. Lo scavo, ricordiamo, era stato effettuato due anni fa; un progetto che aveva subito suscitato del malumore fra taluni commercianti e abitanti, tanto da venire osteggiato dalla vicina Società bancaria ticinese oppostasi per questioni di decoro, con tanto di ricorsi al Tribunale amministrativo cantonale e al Consiglio di Stato. Il costo necessario per i lavori di scavo, il successivo smantellamento e ripristino della pavimentazione in porfido (escluso il costo delle parti recuperabili) ammonta a circa 20mila franchi. Se il decoro trae vantaggio, che dire dell'utenza rimasta senza punto di raccolta? Per un periodo di prova gli abitanti residenti nella zona hanno fatto capo alle installazioni già presenti in Piazza del Sole, in Largo Elvezia e via Bonzanigo. «Abbiamo indirizzato i residenti di quella parte di centro storico verso altre postazioni vicine e la fase di test ha funzionato», spiega Christian Paglia, municipale responsabile dei servizi urbani cittadini. «Inoltre, abbiamo ritenuto che avere in due piazze centrali di Bellinzona dei cassonetti interrati non fosse una soluzione ideale. Abbiamo perciò deciso di mantenere solo quelli in piazza del Sole», aggiunge. Facciamo presente però che alcuni anziani di casa in piazza Collegiata e aree limitrofe, lamentano difficoltà nel raggiungere a piedi le altre postazioni per gettare il sacco dei rifiuti. A volte per loro si tratta di percorrere alcune centinaia di metri, con tutte le complicazioni del caso qualora vi siano difficoltà motorie. «Dato che non è più possibile depositare il sacco davanti a casa, qualche metro in più devono percorrerlo tutti, e questo anche per quanto riguarda altri cassonetti interrati», riconosce Paglia. «Sarà importante sapersi adattare e, nel caso di problemi puntuali, si potrà valutare se e come intervenire». Se ne deduce che chi dovesse trovarsi in difficoltà, potrà interpellare i servizi comunali. C'è chi suggerisce il posizionamento, in angoli discreti, di alcuni cassonetti metallici non interrati. «Non è stata fatta una valutazione in tal senso», risponde Paglia. «L’idea è di dare maggior decoro possibile al centro storico, e a tal proposito sono state aumentate anche le risorse e la frequenza dedicate alla pulizia. La posa di cassonetti non interrati non andrebbe in questa direzione. Dato che sono meno capienti di quelli interrati, il rischio è che una volta colmi, i sacchi vengano poi posati accanto». L’obiettivo, aggiunge il municipale, è anche quello di ridurre i giri di raccolta, ciò che è possibile grazie ai container interrati più capienti. 

Il progetto generale da 4,5 milioni di franchi prevede d'interrare i cassonetti in tutti i quartieri di Bellinzona entro i prossimi due/tre anni. Sono diverse le installazioni previste «e calcolando che si parla di altre 250 postazioni, anche se abbiamo cercato di scegliere ubicazioni ragionevoli con distanze accettabili per l’utenza, non escludiamo che quando verranno pubblicate le domande di costruzione vi possano essere altre opposizioni», rileva Paglia. Oltre ai cassonetti di piazza Collegiata, anche quelli previsti a suo tempo in piazza Grande a Giubiasco avevano fatto discutere. Pianificati in zona Cima Piazza, accanto al parco giochi, su indicazione della locale associazione di quartiere sono stati poi realizzati nell’area posteggio nella parte centrale della piazza.

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