Il consigliere comunale Claudio Cattori (Ppd) chiede al Municipio se e come intende agire per rispondere al 'concreto pericolo' rappresentato dal predatore
Lo scorso 4 gennaio il lupo è stato nuovamente avvistato sul Piano di Magadino e più precisamente nelle vicinanze del campo sportivo di Giubiasco. Preoccupato per la presenza del grande predatore, il consigliere comunale Claudio Cattori (Ppd) ha così posto, in un'interrogazione, una serie di domande al Municipio: innanzitutto chiede all'esecutivo se ha contattato il Cantone “per condividere strategie di intervento” in merito al lupo, ma anche per quanto riguarda gli ungulati. Domanda inoltre, “quale risposta si vuol dare al concreto pericolo che incombe” sugli abitanti del Piano di Magadino, così come su chi utilizza questo comparto per svago, sugli animali da reddito e sui giovani sportivi che si allenano nelle infrastrutture giubiaschesi. Cattori domanda poi se non sia il caso “di chiedere al Dipartimento del territorio di attivare l’Ufficio caccia e pesca auspicando la cattura del lupo e il trasferimento in luogo piu adatto (per sé e per tutti)”. O, come alternativa, di “munirlo almeno di un radiocollare per monitorare il suo vagabondare”. Infine, il consigliere comunale Ppd ritiene poco comprensibile il fatto che la Fondazione parco del Piano di Magadino “si è fatta sentire poco” su questo tema. Visto che tale fondazione “ha tra i propri compiti quello di coordinare un armonico sviluppo del comparto e che la presenza del lupo porta con sé molteplici implicazioni, non si può pensare di investirla formalmente affinché possa assumersi – nella straordinarietà della situazione – il ruolo di coordinatore attivo, con una visione proattiva e privilegiata?”, chiede Cattori al Municipio.
In generale, secondo il consigliere comunale, la presenza del lupo (che si trova “a sua agio anche in pieno giorno”) ”crea apprensione, a chi vive e lavora nelle aziende agricole e che posseggono animali da reddito (facili prede), alle persone che abitano nei dintorni, agli sportivi che utilizzano le vie del piano per i loro allenamenti, ai cittadini comuni che passeggiano con magari i propri cani al guinzaglio”, si legge nel testo. Insomma, “trovarsi faccia a faccia con il lupo, creerebbe situazioni di panico e paura”. La presenza di questo grande predatore dovrebbe quindi “innescare una reazione adeguata a favore dei residenti, degli agricoltori, degli sportivi e di tutti coloro che utilizzano per svago il comparto del Piano”. In altre parole “a chi compete il compito di gestire questa nuova, ma non inaspettata situazione, agisca!”.