Il Municipio rispedisce al mittente i sospetti di Lega e Udc evidenziati a margine del concorso per i servizi di supporto alla Polcom
È corretto e adeguato affidare alle agenzie private di sicurezza compiti di “pattugliamento e interventi preventivi e repressivi svolti da personale adeguatamente formato ed equipaggiato per tali scopi”, come emerge dal recente concorso pubblicato dal Municipio di Bellinzona? E visto che il comandante della Polizia comunale in un'intervista non si dispera per il mancato potenziamento degli effettivi, perché allora si vuole confermare la collaborazione con le società private di sicurezza anziché rimpolpare il Corpo di polizia, la cui dotazione è oggi inferiore alle cifre indicate nello studio aggregativo? Domande che il gruppo Lega/Udc in Consiglio comunale a Bellinzona ha posto di recente al Municipio rimarcando, senza fare nomi, il ruolo del vicesindaco liberale-radicale ai vertici di Prosegur. Rispondendo, il Municipio rispedisce al mittente le insinuazioni e ricorda che il tema è stato già sviscerato durante il dibattito sulla mozione Lucchini del 2018 (bocciata dal Cc) contraria alla delega di competenze alle agenzie.
Partendo ora dal fondo, l’Esecutivo ricorda che è notoria la posizione di Andrea Bersani, il quale “per questa ragione non partecipa ad alcuna discussione e/o decisione avente per oggetto l’impiego di agenzie di sicurezza”, venendo in tali circostanze sostituito come capodicastero Sicurezza dal municipale leghista Mauro Minotti. Quanto al tema di fondo, l’Esecutivo assicura di “non aver affatto affidato alle agenzie private la sicurezza della Città e la gestione degli interventi preventivi e repressivi di spettanza di Polcom durante i giorni e gli orari considerati maggiormente a rischio”. Semmai esse “intervengono unicamente a supporto della Polizia comunale, né più né meno di quanto non avvenga presso la Polizia cantonale, e di quanto è avvenuto a Bellinzona negli ultimi anni”. Il costo annuale “varia a seconda dei volumi di impiego, i quali vengono gestiti dal Comando, e dipende dalle esigenze”. Negli atti del concorso viene comunque indicata una spesa annua di 60'000. E quanto al fatto, pure sollevato dagli interpellanti, che sia la Polizia cantonale a dover talvolta intervenire in assenza della Polcom, questo avviene “senza coprire alcuna lacuna, ma vi è semmai una reciproca collaborazione visto che in più di un’occasione gli agenti Polcom sono chiamati a intervenire, anche in urgenza, laddove la Polizia cantonale ne è impedita”.