Un'interpellanza chiede al Municipio di mettere in atto una strategia per mitigare gli effetti dell'emergenza coronavirus su bambini e adolescenti
Le conseguenze “nefaste” della pandemia di coronavirus si ripercuotono anche su “bambini e adolescenti”, in particolare a livello mentale. Per cercare di capire l'entità di questa problematica, i Verdi chiedono al Municipio di Bellinzona di “avviare una procedura di raccolta dati attraverso un processo partecipativo o di consultazione direttamente con le e gli interessate/i, con lo scopo di dare voce ai loro sentimenti”. Ciò permetterebbe di “supportare e prendere decisioni politiche immediate e mirate” in questo ambito.
“Depressione, stress, ansia, isolamento sociale, mancanza di attività fisica e di socialità hanno conseguenze rilevanti sia sul corto termine, che sul lungo termine, causando importanti costi sociali, relativi a un potenziale aumento di malattie mentali”, afferma il partito ecologista in un'interpellanza presentata oggi e firmata dai consiglieri comunali Ronald David e Marco Noi. Inoltre, “l'isolamento sociale è anche un comprovato fattore di rischio per l'abuso di minori”. Stando ai deputati, queste sono tutte possibili conseguenze della situazione di emergenza in cui si trova tutta la società a causa del Covid-19.
I Verdi chiedono quindi innanzitutto al Municipio di Bellinzona se “è a conoscenza della situazione in cui versano bambini e adolescenti” e se intende raccogliere dati in merito. Domandano inoltre all'esecutivo se sta pensando “di mettere in atto una strategia per cercare di mitigare gli effetti a corto e lungo termine su bambini e adolescenti”. Vorrebbero poi sapere “quali iniziative di politica giovanile sono state sospese a causa dell'emergenza sanitaria” e se ”è stata trovata un'alternativa per poter comunque mantenere i contatti”. Chiedono infine “In quale modo le politiche giovanili e i servizi sociali hanno cambiato approccio nel loro operare per prendersi cura dei giovani e dei bambini”.
Insomma, il partito ecologista auspica che da parte dell'ente pubblico vi sia una presa di coscienza della questione e una grande attenzione anche ad una fascia della popolazione (i giovani) poco toccata in termini di mortalità dalla pandemia, ma con conseguenze importanti sotto il punto di vista psicologico.