Bellinzonese

Mascherine e disinfettante gratis? Bellinzona ribadisce ‘no’

Inchiesta per i morti Covid a Sementina e spese legali assunte dalla Città: 'Il comportamento dei tre indagati non compromette il rapporto di fiducia'

Un oggetto ormai d'uso quotidiano (Ti-Press)
29 novembre 2020
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Non era stato fatto durante la prima ondata pandemica, né lo sarà ora. A differenza di altri Comuni, il Municipio di Bellinzona non distribuirà gratuitamente a ogni bellinzonese sopra i 12 anni, come richiesto dal Movimento per il socialismo, una confezione di mascherine e una di disinfettante per le mani. “Anzitutto perché – spiega l’Esecutivo rispondendo all’interrogazione delle consigliere comunali Angelica Lepori e Monica Soldini – risulterebbe non corretto da un punto di vista sociale e della politica redistributiva. Si tratterebbe di fornire un aiuto a pioggia a tutti, indipendentemente dal reddito. Secondariamente perché, considerando la durata dell’emergenza sanitaria e le accresciute necessità di utilizzo di mascherina e disinfettante, la fornitura gratuita una tantum risulterebbe ampiamente insufficiente”.

Gli altri aiuti già previsti

Viene poi ricordato che il Cantone ha già adottato una misura simile, rimborsando 40 franchi ai beneficiari di assegni familiari e per la prima infanzia, indennità straordinarie di disoccupazione e prestazioni assistenziali che utilizzano i mezzi pubblici. Semmai la Città “preferisce valutare le necessità puntuali nell’ambito dell’attività del servizio sociale comunale, intervenendo di conseguenza”. Quanto poi alla richiesta di riattivare il servizio di spesa per le persone anziane o malate, come già avvenuto durante la prima ondata pandemica, il Municipio ricorda che a differenza della prima fase di emergenza, attualmente non vi sono state restrizioni di movimento per le fasce di popolazione citate. Perciò non si è ancora messo in atto un dispositivo completo e generalizzato come quello adottato durante il lockdown. A ogni modo richieste puntuali “possono in ogni caso essere prese a carico dal Servizio sociale, che le indirizzerà ai servizi competenti per rispondere ai bisogni”. L’Mps sollecitava inoltre il potenziamento dei servizi d’aiuto e accoglienza dei bambini in età scolastiche per evitare che ricada sui nonni? Il Settore attività sociali – risponde l’Esecutivo – si è subito attivato in questo ambito, ma solo nell’ottica di una chiusura parziale o totale delle scuole. 

Eventuali provvedimenti non esclusi

Sempre in tema di Covid, e rispondendo a un’altra interpellanza Mps riferita ai 21 decessi registrati alla casa anziani di Sementina la scorsa primavera e all’inchiesta penale aperta a carico del responsabile del Servizio anziani della Città, della direttrice sanitaria della struttura e di una terza persona qui attiva, il Municipio spiega di ritenere, sulla base delle informazioni in suo possesso, che il loro comportamento avuto in quelle circostanze non comprometta il rapporto di fiducia col datore di lavoro: “Da qui la decisione di attendere l’esito del procedimento penale prima di adottare eventuali misure, permettendo loro al contempo di adeguatamente tutelarsi da un punto di vista legale”. Perciò le spese legali “sono assunte dal datore di lavoro (con riguardo alla copertura Rc in essere e all’eventuale diritto di regresso) proprio perché i dipendenti interessati sono chiamati in causa da terzi nell’ambito dello svolgimento delle loro funzioni”. A chi lo ritenesse un trattamento di favore, l’Esecutivo osserva che “la Città, in quanto datore di lavoro, si pone quale principio quello di tutelare, dove possibilità e ritenuto adeguato/opportuno viste delle circostanze, i propri collaboratori quando colpiti da procedimenti penali conseguenti allo svolgimento delle loro attività di funzionari del Comune”. I tre dipendenti interessati dal procedimento penale “lo sono per atti compiuti nell’esercizio della funzione”.