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Pmi e Sa in difficoltà a Bellinzona, altri aiuti in vista

Covid-19: un nuovo strumento di sostegno economico potrebbe essere introdotto dalla Città. Finora concessi 28 prestiti a imprese in Città e nei quartieri

Un aiuto anche per i commerci cittadini (Ti-press)
30 dicembre 2020
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Entro breve a Bellinzona potrebbe essere varato un nuovo strumento di sostegno economico a favore delle piccole e medie imprese, nonché commerci e ristorazione, in difficoltà a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria. Dopo gli aiuti d'emergenza concessi quest'anno dalla Città sotto forma di prestiti a tasso zero, per i casi di rigore potrebbe aggiungersi nel 2021 un secondo pacchetto che includerebbe anche contributi a fondo perso. La proposta arriva dalla Commissione Gestione del Consiglio comunale chiamata a esprimersi all'indirizzo del Legislativo sulla mozione della capogruppo Lega/Udc Lelia Guscio che, sempre nell'ambito dei possibili aiuti all'economia ‘ferita’ dal Covid, chiede la distribuzione a ogni bellinzonese di un buono acquisto di 20 franchi da spendere nei commerci locali. Soluzione, questa, che raccogliere il parere critico e negativo sia del Municipio, sia della Gestione. Nel rapporto firmato da Ivan Ambrosini del Ppd, la commissione coglie l'occasione per proporre la riattivazione del fondo straordinario, che andrebbe ad aggiungersi al nuovo contesto di aiuti proposti da Berna e dal Cantone, tra cui le indennità per lavoro ridotto e perdita di guadagno, nonché prestiti senza interessi con garanzia da parte della Confederazione. Fra le condizioni per poterne beneficiare, viene citata una riduzione della cifra d'affari nel 2020 di oltre il 40% rispetto alla media degli anni precedenti. Il nuovo fondo cittadino – aggiunge la Gestione – dovrebbe anche prevedere scadenze prolungate e un tetto massimo di 10mila franchi, come già previsto per i prestiti 2020. L’intento, sottolinea il rapporto Ambrosini, è di dare un segnale concreto a favore delle ditte locali. 

La mozionante aderisce, il Municipio atteso a gennaio 

La proposta commissionale, sottoscritta all'unanimità, ha nel frattempo già ottenuto l'adesione della stessa mozionante e dei co-firmatari. Lo scorso settembre il Municipio nelle osservazioni preliminari aveva espresso parere contrario alla mozione. Lo aveva fatto criticando la distribuzione a pioggia di buoni a tutta la popolazione, senza filtri legati al reddito o all’eventuale peggioramento del reddito a causa del Covid-19. L'Esecutivo, ricordiamo, aveva mostrato pollice verso anche sulla proposta dell'Mps di consegnare mascherine e disinfettante gratuiti a tutta la popolazione. In questo caso, sottolineando anche le altre misure decise nel corso del 2020 quali il condono dei canoni d'affitto e della tassa d'uso pubblico a favore dei commercianti e ristoratori, nonché il sostegno alle ditte che assumono apprendisti, il Municipio ha ritenuto insostenibile l’impatto finanziario della mozione sulla gestione corrente (oltre un milione di franchi fra buoni acquisto e spese amministrative generate dalla loro gestione), non da ultimo alla luce del preventivo 2021 che indica un disavanzo di 8 milioni. Come detto, la Commissione della Gestione pur ritenendo pertinenti le osservazioni preliminari del Municipio, non ha voluto preavvisare negativamente la mozione ma anzi proporre misure in grado di colmarne i limiti. Fra questi, viene citato il fatto che i buoni sconto non genererebbero effetti positivi sui problemi delle piccole e medie attività che si trovassero veramente in difficoltà. Quanto ai beneficiari, il Municipio ritiene che la mozione non sia mirata a favore di quelle famiglie che hanno effettivamente visto ridursi la liquidità disponibile per i loro consumi. Spetta ora all'Esecutivo, letta la relazione della Gestione, esprimersi con delle osservazioni definitive attese verso metà gennaio e, successivamente, al Consiglio comunale decidere nel merito.

Chi ha richiesto i prestiti 

Sono intanto 28 le medie, piccole e micro imprese di Bellinzona (quartieri compresi) che hanno richiesto un aiuto comunale poiché in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19. La scorsa primavera il Municipio aveva istituito un fondo di aiuto emergenza all’economia locale di un milione di franchi, con la possibilità di destinare prestiti di 10mila franchi rimborsabili in 36 mesi a tasso zero. Come spiega alla 'Regione' il municipale Mauro Minotti, capodicastero Finanze della Città, il primo programma di aiuti è terminato a fine luglio e sono stati concessi in totale prestiti per 266mila franchi. In particolare, rileva Minotti, l’esecutivo ha concesso prestiti ad aziende attive perlopiù nel centro di Bellinzona, ma anche alcune presenti nei quartieri di Giubiasco e Camorino. Si tratta di attività presenti in più ambiti: ristorazione (6), artigianato (3), moda (3), alimentari (2), parrucchieri ed estetista (2), editoria (2), venditore ambulante (1), negozi (1), take away (1), eventi (1), laboratorio dentistico (1), bar (1), studio di registrazione (1), cinema (1), libreria (1) e agricoltura (1).