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Bellinzona fra sorpassi e morti Covid: ‘Nessuna disparità’

Intervista aI sindaco Mario Branda per fare il punto sulla delicata situazione istituzionale in cui versano due settori della Città

(Ti-Press)
10 novembre 2020
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Un’inchiesta penale sui 21 decessi per Covid nella casa anziani di Sementina e un’inchiesta amministrativa e disciplinare, con tanto di audit interno ed esterno, sui tre sorpassi per complessivi 5 milioni di franchi riscontrati nei cantieri di Stadio cittadino, Policentro della Morobbia e Oratorio di Giubiasco. Dalla scorsa primavera il Municipio di Bellinzona è confrontato con due importanti situazioni problematiche che rischiano di offuscare gli sforzi profusi durante questa prima legislatura per mettere in moto la città aggregata dandole un adeguato funzionamento amministrativo, avviando la risoluzione di problemi ereditati (ex Petrolchimica), migliorando i servizi al cittadino (vedi mense scolastiche) e mettendo in modo la pianificazione territoriale del futuro (tredici quartieri e nuovo Quartiere Officine) per citare solo alcuni punti di un lungo elenco. Ascoltate e lette le spiegazioni politiche fornite finora anche a seguito di varie interpellanze presentate in Consiglio comunale, e in attesa degli esiti delle rispettive verifiche ancora in corso, il sindaco Mario Branda risponde oggi ad alcune domande con l’obiettivo di decifrare il delicato momento che sta vivendo l’istituzione comunale della nuova Bellinzona.

Il Municipio ha avviato prima dell’estate verifiche amministrative su quanto accaduto alla casa anziani di Sementina: qual era lo scopo e quali sono stati i risultati? Sono emerse negligenze e/o responsabilità dirette? Ci saranno modifiche nella gestione della struttura e del personale? E conseguenze personali?

«Bisogna premettere che la Città, rispettivamente il Municipio in quanto ‘ente gestore’ degli Istituti per anziani, non ha particolari competenze nell’ambito della conduzione e organizzazione interna delle case per anziani. Secondo il sistema normativo cantonale tale competenza incombe alla Direzione dell’istituto, mentre la vigilanza è assicurata dall’Ufficio del medico cantonale. Nel caso concreto il Municipio aveva aperto un’inchiesta amministrativa limitatamente a un fatto molto specifico emerso dall’intervista fatta alla ‘Rsi’ da una famigliare di un ospite poi deceduto e che aveva dichiarato di essere riuscita a entrare in Casa anziani a Sementina anche dopo che erano stato sancito il divieto dall’Ufficio del medico cantonale. Dall’inchiesta è emerso che tale dichiarazione non era corroborata da riscontri oggettivi».

Avete mai pensato di organizzare un incontro con i familiari degli ospiti morti per Covid nella casa anziani di Sementina? Quale aspettativa si potrebbe riporre in questa eventuale iniziativa?

«Congiuntamente direttore amministrativo e direttrice sanitaria, di loro iniziativa, hanno contattato individualmente già lo scorso mese di giugno i famigliari degli ospiti rendendosi disponibili a un incontro per esprimere la loro vicinanza e permettendo così anche la condivisione del vissuto di quel difficile momento. Alcuni di essi hanno approfittato di questa possibilità. Quanto al Municipio, è difficile distinguere famigliari di ospiti deceduti per Covid e di ospiti che sono venuti a mancare per altre ragioni o, ancora, famigliari che hanno sofferto – e ancora stanno soffrendo – per le pesanti restrizioni loro imposte a visite e incontri con i propri cari. Non escludo comunque che al termine di questa nuova ondata pandemica, il Municipio possa prendere contatto con tutte le famiglie di ospiti rendendosi disponibile, se desiderato, a un incontro per una condivisione, ma anche per rispondere, nel limite delle proprie competenze, a domande o ricevere osservazioni». 

Due case per anziani su tre con zero vittime la scorsa primavera, una con 21 decessi. Oggi si ha notizia dei primi contagi alla Residenza Pedemonte e in quella di piazza Mesolcina. Rispetto alla prima ondata, come cambia l'approccio nella gestione della pandemia per evitare il ripetersi di situazioni drammatiche durante l'autunno e inverno? 

La domanda tocca direttamente l’ambito medico-sanitario per il quale il Municipio non ha, secondo legge, competenza. In termini generali osservo però che oggi si dispone di conoscenze diverse e sicuramente più estese di quanto non era il caso lo scorso mese di marzo. So anche, per esempio, che oggi vengono fatti molto più spesso e molto più velocemente 'tamponi' di controllo, un fattore che aiuta non poco a individuare e isolare tempestivamente ammalati e collaboratori asintomatici. 

Nel comunicato stampa del 13 ottobre il Municipio afferma che “le persone sentite (dalla Procura, ndr) hanno collaborato con l’Autorità rispondendo con sollecitudine e completezza alle domande loro rivolte”. Come fa a saperlo il Municipio? Ha forse un riscontro in tal senso da parte del Ministero pubblico, il solo a poter ritenere eventualmente completa una risposta data da persona interrogata e sotto accusa?

«Il Municipio aveva sentito i legali dei propri collaboratori. Il messaggio che s'intendeva diffondere nel comunicato stampa riguardava quindi la volontà dei dipendenti, condivisa dal datore di lavoro, di collaborare per quanto loro possibile nell'aiutare a chiarire e a comprendere tutti gli aspetti di questa vicenda».

Nell’ambito dei sorpassi per 5 milioni emersi in tre cantieri, direttore Sop sospeso dal Municipio sino a fine accertamenti (audit interno e audit esterno nel frattempo noti, inchiesta amministrativa/disciplinare ancora no) e capodicastero Opere pubbliche (municipale Paglia) sollevato dall’Esecutivo, sino a fine legislatura, dalla conduzione politica del Sop; per contro non viene adottato analogo provvedimento a carico dei vertici del settore anziani e del capodicastero Servizi sociali (municipale Soldini) nonostante l’avvio di verifiche amministrative da parte del Municipio e del medico cantonale, e malgrado ora l’inchiesta penale. Non intravede una disparità di trattamento?

«No, si tratta di due situazioni sostanzialmente diverse e questo già a partire dalle diverse competenze che rispettivamente il Municipio e i singoli municipali hanno riguardo l’organizzazione e la gestione di Istituti per anziani da un lato e di un settore dell’amministrazione come quello delle opere pubbliche dall’altro. Ricordo poi che il Consiglio di Stato, chiamato secondo la Legge sul promovimento della salute (articoli 79-81) a esercitare il controllo e la vigilanza sulle Case anziani, ha riconfermato ancora il 20 settembre scorso, sulla scorta della struttura organizzativa esistente, del rispetto dei requisiti essenziali di qualità e del personale operante, l’autorizzazione d’esercizio per la struttura di Sementina».

Sul tema sorpassi, vi è forse stato un eccesso di fiducia ‘verticale' dall'Esecutivo verso il singolo municipale e da questo verso i funzionari responsabili? E ancora: l'assunzione di responsabilità politica da parte del Municipio, non cozza contro la decisione di sospenderlo sino a fine legislatura dalla conduzione politica del Servizio opere pubbliche?

«No, non credo si possa parlare di un eccesso di fiducia. In una realtà complessa come quella della nuova Città è giocoforza necessario ricorrere a una ripartizione dei compiti e a una certa delega di competenze. L’assunzione di responsabilità politica del Municipio è, d’altra parte, la conseguenza diretta del principio di collegialità sancito dall’articolo 80 della Loc. Come avevamo dichiarato in occasione della presentazione dei risultati degli audit, si tratta di un aspetto che andrebbe, insieme ad altri, esaminato in occasione di una prossima revisione della Legge». 

Due dicasteri su sette sottoposti, per alcuni loro importanti settori, a verifiche di vario genere. Verrebbe da pensare, decisamente troppi. Quale autocritica sente di dover fare?

«Quello dell’autocritica è esercizio fondamentale per assicurare un corretto sviluppo e una corretta gestione di un’amministrazione importante come quella della nuova città di Bellinzona. Per cui, ad esempio, occorre ripensare la ripartizione dei compiti e la delega di competenze in seno al Municipio e dal Municipio nei rapporti con l’amministrazione. Detto questo devo però anche ricordare che in tre anni e mezzo dalla nascita del nuovo Comune sono stati presentati qualcosa come 438 messaggi municipali e si è risposto a 246 interpellanze, 89 interrogazioni e più di 60 mozioni. Un lavoro enorme se pensiamo che nello stesso periodo di tempo si è riorganizzata dal punto di vista istituzionale l’Amb, è stato concluso un accordo con i Comuni vicini per la rete di distribuzione e l’impiego delle risorse finanziare, è stato stipulato e condiviso un accordo con 16 Parrocchie e la Chiesa evangelica e riformata, è stato riorganizzato completamente il servizio di raccolta e gestione rifiuti, sono state raddoppiate le mense comunali, istituito il servizio extrascolastico, presentato il masterplan per la pianificazione territoriale e urbana della nuova città, presentato il masterplan del futuro quartiere delle Officine, raggiunto un accordo con Ffs e Cantone per la realizzazione di un nuovo stabilimento industriale ferroviario, inaugurato il nuovo nodo intermodale dei trasporti presso la Stazione, raggiunto l’accordo per la realizzazione da parte di Cantone ed Eoc di un nuovo ospedale alla Saleggina, stanziato il credito per lo smantellamento dell’impianto della Petrolchimica; entro fine anno, poi, sarà presentato il messaggio per la progettazione definitiva della valorizzazione dei Castelli e completato il nuovo Ecocentro all'ex Birreria. Tantissimi progetti condotti e portati a termine con buon successo dalla nostra amministrazione».