Bellinzonese

'Ci accusano di reati che non abbiamo commesso'

Approdano in aula i disordini scoppiati nel 2018 alla Valascia tra tifosi locali e del Losanna. In Pretura penale tre tifosi vodesi si professano innocenti

Ti-Press
4 novembre 2020
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Approdano per la prima volta in aula i disordini scoppiati alla Valascia il 14 gennaio 2018 durante l’incontro pomeridiano fra Ambrì-Piotta e Losanna. Presenti oggi in Pretura penale di fronte al giudice Flavio Biaggi tre tifosi vodesi: un 30enne, un 29enne e un 24enne, accusati di sommossa, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, danneggiamento (solo per uno degli imputati), dissimulazione del volto (due imputati) e vie fatto (un imputato). Il procuratore pubblico Nicola Respini ha rinunciato a presentarsi in aula, ma ha confermato il decreto d'accusa al quale i tre giovani si sono opposti. Assente in aula anche il legale dell'Hockey club Ambrì Piotta (accusatore privato).

I fatti descritti nei tre distinti atti d'accusa riguardano i disordini tra le due tifoserie prima e dopo la partita. Tutto era iniziato sul piazzale della pista prima dell'ingaggio iniziale, quando sono avvenute alcune scaramucce tra le due tifoserie. È però al termine della partita, all'interno della pista, che si sono manifestati gli episodi più gravi. Ed è in questa occasione che secondo il pp Respini i tre imputati avrebbero partecipato in maniera attiva e violenta agli scontri.

Per due degli imputati il pp chiede una pena detentiva di 60 giorni sospesa con la condizionale per due anni. Per il 30enne che, oltre alla sommossa nel cui ambito avrebbe brandito una cintura, avrebbe sferrato un pugno a un tifoso biancoblù, l'accusa chiede 90 giorni di carcere sospesi per due anni. Per i tre giovani l'accusa chiede inoltre una multa 300 franchi più le pretese di natura civile dell'accusatore privato.

I tre tifosi negano i fatti

In aula gli imputati hanno dichiarato con fermezza di non avere partecipato attivamente agli scontri. “Né prima né dopo la partita ho avuto contatti fisici o verbali con gli agenti che sono intervenuti”, ha detto uno dei tifosi. Tutti e tre sostengono di non avere mai abbandonato il settore ospiti riservato ai tifosi vodesi. “Non ho mai minacciato gli agenti o i funzionari intervenuti. Ho l'impressione che quest'accusa sia stata messa indistintamente sul conto di tutti i tifosi del Losanna presenti”, ha aggiunto un altro imputato.

“Mi dispiace per questa storia che ha macchiato i colori del nostro club. Ma sono accusato di reati che non ho commesso. Non ho infatti scavalcato la barriera del nostro settore, e tantomeno insultato o picchiato”, ha dichiarato l‘imputato accusato anche di vie di fatto. La sentenza sarà pronunciata sul mezzogiorno.