Il municipale di Bellinzona risponde alle critiche dopo i risultati degli audit sui superamenti di spesa in tre cantieri comunali
«Non ritengo di dovermi dimettere, ho lavorato in buona fede e non sono stati rubati dei soldi». Sospeso fino al termine delle legislatura dalla conduzione delle Opere pubbliche, il municipale Christian Paglia si esprime così da noi contattato a seguito della presentazione dei risultati dell’audit interno ed esterno. Paglia spiega di assumersi la responsabilità per non aver fatto controllare con sufficiente attenzione l’andamento dei costi nell’ambito dei progetti pubblici che hanno accumulato importanti disavanzi, e in particolare il progetto dello stadio. «Mi assumo anche la responsabilità di non aver fatto rallentare il livello degli investimenti del 2018 e del 2019. Bisogna infatti sottolineare che rispetto alle richieste che giungevano, il settore era sottodimensionato dal punto di vista delle risorse umane, come d’altronde ha rilevato l’audit esterno», spiega Paglia che respinge alcune critiche conclusive degli audit relative all’organizzazione del Settore.
«Siamo sempre stati abituati a un certo carico di lavoro ma questo periodo post aggregativo il livello era superiore alle nostre risorse. Non a caso abbiamo conferito diversi mandati esterni a direzione lavori e progettisti per poter avere una migliore supervisione sui progetti. In questi quasi 10 anni ho sempre informato il Municipio in buona fede e con correttezza in base alle informazioni di cui disponevo», sottolinea Paglia, che infine aggiunge: «Ci tengo a ricordare che i soldi spesi in più rispetto ai progetti iniziali non sono stati rubati, bensì – se il Consiglio comunale vorrà completare alcune opere – andranno a favore dei cittadini che avranno a disposizione strutture funzionali».