Bellinzonese

Carlo Bertinelli presidente onorario della Fondazione Curzútt

A due anni dalla scomparsa insignito della carica il compianto fondatore e poi promotore di tanti progetti sulla montagna di Monte Carasso

Carlo Bertinelli a bordo della funivia di Mornera (Ti-Press)
5 agosto 2020
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La Fondazione Curzútt-San Barnárd, nata nel 1998 con l'obiettivo di dare nuovamente vita a un luogo che rappresenta le origini del paese di Monte Carasso, a fine luglio ha consegnato alla famiglia Bertinelli il riconoscimento postumo di presidente onorario insignito a Carlo Bertinelli, prematuramente scomparso due anni fa, “per l’impegno profuso a sostegno dei progetti realizzati”. Fondatore e presidente della fondazione, ideatore e artefice in prima persona di tutti i principali progetti portati a termine in questo ventennio a Curzútt e più in generale sulla collina alta di Monte Carasso con il progetto Carasc – scrive il Consiglio di Fondazione in un comunicato – Carlo Bertinelli “è stato l’anima della Fondazione, portatore di visioni tradotte in progetti e in realtà, in modo particolare nel recupero di Curzútt, non per farne un’opera museale bensì qualcosa di vivibile e sperimentabile soprattutto a vantaggio delle giovani generazioni. Tenacia, perseveranza e coerenza nel portare a compimento le sue idee, così come un carattere a tratti sanguigno nel difendere le cause che gli stavano a cuore e che riteneva importanti e fondamentali”. L’attuale e futuro impegno della Fondazione consiste ora nel mettere tutte le forze per consolidare le sue opere e per dargli uno sviluppo a lungo termine.

E don Bialek membro onorario

In tale occasione, la Fondazione ha pure insignito il titolo di membro onorario a don Janusz Bialek che fino allo scorso anno ha fatto parte dei cinque membri iniziali. ”Il nome della nostra Fondazione, oltre al termine toponomastico Curzútt, contiene anche quello di San Barnárd e ci piace ricordare il suo grande impegno in prima persona per valorizzare questo luogo e la chiesa di grande interesse storico, artistico e architettonico”. Con il passare degli anni don Bialek “non si è mai allontanato dalla nostra Fondazione e ha sempre dato tutta la sua disponibilità, con il suo carattere mansueto, conciliante e pacato”. Nonostante il passaggio da membro attivo a membro onorario, “siamo certi che non ci farà mancare appoggio, competenza e consigli”.