Un allevatore ha trovato 9 pecore morte, mentre altre mancano ancora all'appello. Alcuni escursionisti hanno inoltre avuto problemi con i cani di protezione
Il branco di lupi presente nel Canton Grigioni a ridosso con il Ticino preoccupa anche in alta Valle di Blenio. Negli scorsi giorni sono infatti avvenute alcune predazioni di pecore in zona Greina. I dati sono ancora provvisori ma come conferma alla ‘Regione’ l’allevatore di Semione Doriano Togni, sono nove le pecore che ha rinvenuto prive di vita nel corso della settimana. Il suo gregge pascola da circa un mese in quella zona situata a oltre 2'000 metri di quota e mercoledì, recatosi sul posto, ha trovato tre capi uccisi verosimilmente dal lupo (sarà il test del Dna a dare la conferma) nei pressi del sentiero sulla piana della Greina. Altre sei sono state trovate, anch’esse prive di vita, l’indomani, nei pressi della forca verso la capanna Terri. «Il gregge era composto da 142 pecore e ne ho ritrovate 116. Oltre a quelle morte ne mancano all’appello una quindicina», spiega Togni. Non è escluso che si siano spaventate e si siano perse. Alcune pecore sono in effetti state recuperate grazie all’aiuto dei guardiacaccia poiché erano finite in un dirupo (con ferite non apparentemente non gravi). È inoltre ancora da verificare se le greggi di altri allevatori siano state colpite dal predatore. Togni spiega che in questa zona non era mai successo nulla di questo genere. Gli allevatori della zona erano però avvertiti del possibile pericolo. Qualche settimana fa, il nostro interlocutore spiega di aver ricevuto un avviso che parlava dell’avvistamento di un lupo in Val Carassina.
Si tratta verosimilmente di uno degli animali che fanno parte di un nuovo branco di lupi denominato "Stagias", di cui ha dato conferma ieri l’Ufficio per la caccia e per la pesca del Canton Grigioni. “Già da diverso tempo l'elevata presenza di lupi intorno a Sedrun e Disentis lasciava presumere che in questa regione si sarebbe formato un altro branco di lupi - si legge nel comunicato -. Finora è stato possibile osservare tre animali giovani”. Il territorio del nuovo branco comprende la regione di Sursassiala. Esso si estende sul territorio dei Comuni di Tujetsch, di Disentis/Muster e di Medel (Comune che confina con Blenio). Con il nuovo branco, insieme al branco di Morobbia nei pressi del confine cantonale con il Ticino, sono ora sei quelli presenti nei Grigioni. Da noi contattata, la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub sottolinea che il Comune ne è a conoscenza. «Ci sono stati segnalati alcuni casi e attendiamo l’evolversi della situazione. Per il momento non sono stati presi particolari provvedimenti ma monitoriamo e aspettiamo un intervento da parte del Cantone», spiega la sindaca.
Enea Solari, presidente della Sat Lucomagno, società proprietaria della Capanna Scaletta, spiega da noi contattato che la notizia del branco di lupi circolata negli scorsi giorni oltre il confine ticinese ha suscitato un po’ di confusione tra alcuni escursionisti. C’è infatti chi ha chiamato la capanna per annullare la prenotazione temendo che i sentieri che dai Grigioni raggiungono la struttura ricettiva fossero chiusi. In realtà si è trattato di un equivoco, spiega. Effettivamente il Comune di Lumnezia sta valutando una misura di questo genere - più che altro per evitare che gli escursionisti si imbattano in mucche spaventate dai lupi e quindi potenzialmente pericolose per l'uomo - ma al momento non vi è stata alcuna decisione in tal senso.
Un’altra fonte di preoccupazione, aggiunge Solari, è rappresentata dai cani di protezione delle greggi. È stato infatti segnalato un casi in cui il cane ha attaccato degli escursionisti in Val Cristallina. Sono in corso verifiche per stabilire quale sia di preciso l’animale, anche grazie alla collaborazione dei proprietari. «Era successo già un paio di anni fa e avevamo preso contatto con la Sezione dell’agricoltura e con il Programma federale di protezione delle greggi, ricevendo rassicurazioni sul tipo di formazione che viene effettuata, con maggior attenzione alla socialità dei cani con l’uomo». Perciò il sentiero è stato spostato un po' più in quota trasformandolo da sentiero di montagna a traccia alpina, in modo che gli escursionisti possano evitare il pascolo in cui ci sono i cani di protezione.