Serata pubblica all'ex convento di Monte Carasso per discutere di com'è stata gestita la situazione e di come fare luce sulla verità
"Case anziani: È tempo di cercare la verità", è il titolo della serata pubblica che il Movimento per il socialismo (Mps) organizza venerdì 3 luglio alle 20 all'ex convento di Monte Carasso. "È un nostro diritto, quali cittadine e cittadini, quali parenti, quali personale sanitario cercare e sapere la verità su quanto è successo nelle case per anziani tra marzo e aprile. È un nostro diritto sapere per quale ragione in alcune case per anziani in poco meno di 50 giorni un ospite su cinque è deceduto", scrive l'Mps lanciando l'incontro con la popolazione.
L'Mps elenca alcuni dei fattori principali che potrebbero aver causato tale situazione: il divieto d’ospedalizzare gli ospiti delle case per anziani, non aver attrezzato il personale con sufficiente materiale di protezione, non aver tempestivamente sottoposto ai test gli ospiti e il personale, non aver diviso per tempo gli ospiti positivi da quelli negativi, non aver rafforzato e potenziato il personale infermieristico ed essere intervenuti con notevole ritardo nell’adottare le necessarie misure di prevenzione. Una serie di misure di carattere organizzativo e direttivo "la cui decisione di messa in pratica sarebbe spettata alle direzioni delle case per anziani e ai responsabili politici di questi istituti e la cui vigilanza competeva al medico cantonale". La serata è aperta a tutta la cittadinanza, al personale e ai parenti di ospiti di case anziani. L'obiettivo, viene sottolineato, è quello di discutere di quanto successo e riflettere su come contribuire alla ricerca della verità "ed evitare che in futuro si debba assistere ad altri dolorosi eventi di questo tipo".
Tracciando poi un parallelo con quanto successo nei sorpassi milionari in opere pubbliche - che hanno comportato l'avvio di due audit, la sospensione del funzionario direttore del settore e l'autosospensione del municipale Christian Paglia - l'Mps in un'interpellanza chiede all'Esecutivo come mai non si sia proceduto così anche per la casa anziani di Sementina dove si registrano 21 decessi per Covid su 80 ospiti. Secondo le consigliere Angelica Lepori e Monica Soldini opportune sarebbero la sospensione del direttore degli Istituti per anziani della Città, Silvano Morisoli, l'autosospensione del municipale Giorgio Soldini e l'avvio di un audit esterno. Che andrebbe ad aggiungersi alla vigilanza avviata dal medico cantonale.