Grazie agli allentamenti l'Ente sport ha definito una strategia di sicurezza con meno vincoli. A causa di lavori in corso, l'apertura non avverrà però prima del 27 giugno
“Inaugurare il prima possibile la stagione balneare è la nostra priorità di quest'anno. Tenendo conto del momento difficile vissuto dalla popolazione negli ultimi mesi, non vediamo l’ora di poter riconsegnare il bagno pubblico a tutti i suoi affezionati”. Per farlo in tutta sicurezza, ci spiega Andrea Laffranchini, l’Ente sport di Bellinzona aveva già pronto un documento di 7 pagine allestito in base alle disposizioni federali in vigore fino a mercoledì, giorno in cui il governo ha ulteriormente allentato le misure annunciando il via libera anche per l’apertura di bagni pubblici e centri benessere a partire dal 6 giugno. In base alle nuove direttive giunte da Berna, il direttore dell’Ente sport ci spiega che si è reso necessario una revisione del piano elaborato nelle scorso mese.
La nuova strategia è stata definita oggi, una volta giunte le prime indicazioni da parte dell’Associazione piscine romande e ticinesi dopo un colloquio avuto con gli organi federali. A differenza dei numerosi vincoli che l’Ente sport di Bellinzona avrebbe dovuto rispettare nel caso in cui le misure non fossero state allentate, si riducono ora a due gli aspetti su cui bisognerà concentrarsi: capienza massima e distanze sociali. Ogni avventore dovrà avere a disposizione un’area di 10 metri quadrati su tutta la superficie del bagno pubblico (vasche comprese). La limitazione delle entrate sarà definita sull’area complessiva (35mila quadrati), che permetterà dunque di accogliere fino a 3’500 persone. Il sentore è che ci sarà spazio per tutti. “Difficilmente raggiungeremo quella cifra - afferma il direttore dell’Ente sport -. Di regola registriamo l'affluenza massime giornaliera di circa 2'500 persone nella seconda parte del mese di giugno. Nei mesi successivi, superiamo le 1'500 entrate per tre o quattro volte in luglio e in agosto". All'interno del bagno pubblico (dove gli spogliatoi rimarranno chiusi) le distanze resteranno in vigore, così come nelle zona degli accessi e al ristorante (i cui gerenti si atterranno alle direttive di GastroTicino). Con le nuove misure, la struttura di Bellinzona non dovrà più sottostare all’obbligo di tracciabilità e disinfezione degli spazi (i disinfettati saranno comunque a disposizione dell’utenza). “Premettendo che saremmo stati pronti anche nel caso in cui le misure federali non fossero mutate, i nuovi allentamenti sono sicuramente una buona notizia per la nostra utenza e dal punto di vista finanziario. Il fatto di aver perso i mesi di maggio e soprattutto giugno, mese in cui abbiamo le maggiori entrate, implica una grande perdita che potrebbe però essere in parte compensata da una maggiore affluenza dal momento che tante gente non si recherà in vacanza all’estero. Anche tendendo conto di questa possibilità, non credo tuttavia che raggiungeremo la quota massima di 3’500 avventori”.
Un eventuale aumento di personale per meglio monitorare la situazione deve ancora essere definito. “Ma prima di tutto confidiamo e ci appelliamo a responsabilità individuale e buon senso della popolazione, come ha d'altronde dimostrato negli ultimi mesi. È chiaro che se le regole non dovessero essere rispettate, potremmo anche arrivare a prendere la decisione di chiudere. Ai nostri utenti chiediamo di mettere nelle zaino anche un po’ di pazienza, visto che vi sarà una maggiore attesa alla casse”.
All’interno del bagno pubblico sarà inevitabilmente limitato l’aspetto ludico. “Non si potrà certo giocare a pallone sul prato, ma per i nuotatori non cambierà molto: sono infatti sportivi abituati a mantenere distanze e disciplina nelle corsie dell’olimpionica. Bisognerà invece fare più attenzione nelle altre piscine, tra le quali quella dei tuffi”. A causa dei lavori di ristrutturazione in corso alla piscina olimpionica - ritardati a causa della situazione sanitaria - il bagno pubblico di Bellinzona non aprirà tuttavia prima del weekend del 27-28 giugno.
È confermato l'annullamento degli apprezzati e frequentati corsi di nuoto organizzati dal Comune sotto l’egida della Turrita nuoto al termine dell’anno scolastico. Appuntamento che ogni anno richiama circa 500 giovani residenti. “L’elevato numero di partecipanti non permetterebbe di rispettare le regole. Qualcuno sarebbe dovuto essere escluso. Tuttavia - conclude Laffranchini - daremo la possibilità alla Turrita nuoto di disputare i propri corsi che si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto. In questo caso il numero di allievi sarà limitato (circa una sessantina al giorno) e suddiviso fra l’olimpionica e la piscina non nuotatori. Ciò che permetterà di svolgere l’attività in piena sicurezza e nel pieno rispetto delle regole”.