Accordato dal Municipio di Bellinzona l'utilizzo di piazza del Sole: 6 metri fra le bancarelle e davanti a ciascuna una catenella per assicurare un metro
Uno dei riti che stanno maggiormente a cuore ai bellinzonesi e ai molti ticinesi che il sabato mattina amano raggiungere la capitale per immergersi nel mercato del centro storico, subirà anch'esso i cambiamenti imposti dalla necessità di mantenere la distanza sociale fra le persone e assicurare l'igiene per evitare quanto possibile contagi da Covid-19. Se da una parte il Consiglio federale ha dato il via libera alla ripresa dei mercati cittadini - quello turrito ripartirà infatti sabato 23 maggio dopo oltre due mesi di stop - dall'altra «non avendo ricevuto disposizioni chiare e vincolanti sulla disposizione delle bancarelle, abbiamo preso da esempio quelle applicate a Losanna, adattandole alla nostra particolare situazione di borgo con strade strette e piazze non troppo grandi».
Il responsabile del mercato in seno alla Società dei commercianti, Carlo Banfi, con al suo fianco l'instancabile collaboratrice personale e consorte Anita, indica anzitutto che il Municipio ha accolto mercoledì la richiesta di estendere l'area espositiva a vicolo Torre e a piazza del Sole. «La nostra affezionata clientela dovrà camminare un po' più di prima e, in taluni casi, cercare in altri punti i venditori preferiti, molti dei quali da anni sono riconoscibili anche proprio grazie al luogo al quale vengono attribuiti», sottolinea Anita Banfi: «Forse qualcuno rimarrà infastidito o disorientato, ma si tratta di una soluzione in questo particolare momento irrinunciabile. Perciò confidiamo che i visitatori e la clientela accolgano i cambiamenti con lo spirito giusto».
Il pensiero va ovviamente anche al centinaio di espositori (il cui numero sale fino a 120 nel periodo estivo) nei cui confronti sono state adottate misure che verranno comunicate nel dettaglio all'inizio della prossima settimana. Cominciamo col dire che fra una bancarella e l'altra verrà a mancare la caratteristica prossimità, sostituita da una distanza di almeno 6 metri. «Il regolamento di Losanna indica 10 metri, che a noi sono sembrati eccessivi», spiega Anita. E ancora: ciascun venditore, sia esso dotato di bancarella fornita dai servizi comunali, di gazebo o di furgoncino, dovrà dotarsi di paletti e catenella o nastro segnalatore il cui utilizzo imporrà la possibilità di approcciarsi al venditore una persona per volta; le altre dovranno tenersi a debita distanza, al di là della catenella situata a un metro sui tre lati di esposizione. «Così come avviene ormai da un paio di mesi all'entrata dei grandi magazzini - annota Anita - riteniamo che anche al mercato occorra assicurare la distanza sociale».
A questo riguardo va inoltre specificato che essendo necessario mantenere uno spazio libero sufficiente al centro delle vie, in taluni punti (come in via Camminata o nella strettoia fra piazza Nosetto e piazza Collegiata) non si potrà più posizionare bancarelle una di fronte all'altra. Paradossalmente, proprio a seguito del maggiore spazio che verrà a crearsi in questi punti, si correrà però il rischio che si formino capannelli di avventori laddove prima c'erano bancarelle raggruppate. «Perciò - evidenzia Anita - devo purtroppo preannunciare che 'non sarà più il mercato di prima'. Il sabato mattina moltissimi affezionati frequentatori raggiungono infatti il centro storico per socializzare, chiacchierare, incontrare volti amici con cui scambiare due parole, in attesa magari di curiosare fra le bancarelle, comprare i prodotti offerti dagli espositori o di proseguire la passeggiata verso il bar preferito per gustarsi l'aperitivo. Queste belle abitudini subiranno giocoforza dei cambiamenti e invitiamo perciò la gente desiderosa di trovarsi e chiacchierare di optare per le piazze dotate di più spazio, come Buffi o Indipendenza».
In definitiva, per quanto concerne la dislocazione degli ambulanti, le tipiche bancarelle e gli alimentari rimarranno nel centro storico e nella parte bassa del viale Stazione, incluso vicolo Torre; piazza del Sole sarà invece destinata ai gazebo non alimentari. Come detto ciascun espositore sarà informato personalmente a breve e invitato a dotarsi di materiale distanziatore e di disinfettante per le mani; consigliato inoltre l'uso di guanti nelle bancarelle che vendono abbigliamento. «Finora - conclude Anita Banfi - nessun espositore ci ha comunicato la decisione di rinunciare. Percepiamo anzi una gran voglia di ricominciare, confidiamo con lo spirito giusto adeguato ai tempi».