Il responsabile Carlo Banfi ritiene positivo quanto visto sabato con l'applicazione delle misure anti-Covid. Qualche modifica in vista
«Ritengo che l'esercizio sia riuscito e che nessuno abbia sgarrato. Ora attendiamo dalla Polizia comunale le indicazioni utili a correggere eventuali situazioni, così da migliorare ulteriormente la disposizione delle bancarelle riducendo ancor di più il rischio di contagi». È positivo il bilancio che il responsabile Carlo Banfi traccia del primo mercato cittadino tenutosi ieri in tempo di Covid-19. Nel centro storico di Bellinzona l'appuntamento del sabato mattina mancava da due mesi e mezzo. Alla ripresa «la clientela ha reagito bene e si è comportata altrettanto bene. La presa di coscienza sulla necessità di mantenere la distanza sociale c'è e non ho visto situazioni di menefreghismo o leggerezza», indica Banfi riferendosi alle immancabili polemiche montate sui social partendo da alcune immagini in prospettiva da cui risulterebbero assembramenti poco rispettosi delle direttive.
«Rispetto a un normale sabato dei tempi passati, stimo che sia mancato un terzo della gente che solitamente si raduna per curiosare fra le bancarelle, fare acquisti, chiacchierare e bere un aperitivo». Pochissimi d'altronde - segnala ancora Carlo Banfi - gli espositori che hanno rinunciato a presenziare, chi ritenendosi a rischio essendo un po' in là con gli anni e chi perché in fase di guarigione da qualche malanno: «Per il resto anche la possibilità di estendere il mercato in piazza del Sole si è rivelata azzeccata, sebbene qualche venditore non abbia gradito molto la dislocazione. Rimedieremo proponendo delle animazioni affinché l'affezionata clientela sia invogliata a visitare anche quella zona». Per il resto gli organizzatori sono già pronti ad adottare piccoli accorgimenti puntuali laddove si siano presentate situazioni un po' al limite: «Gli agenti presenti con tanto di mascherina hanno dato il buon esempio e preso nota delle varie situazioni. Ho comunque notato il giusto approccio alle bancarelle, ovvero uno alla volta nell'area delimitata dalla cordicella e gli altri dietro in fila e distanziati».